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Scoperto un legame sorprendente tra matrimonio e rischio di sviluppare demenza

Le ragioni potrebbero essere molteplici, da una vita sociale più attiva per le persone sole al vivere un matrimonio infelice

Scoperto un legame sorprendente tra matrimonio e rischio di sviluppare demenza
Il matrimonio aumenterebbe il rischio di sviluppare demenza - Foto Pixabay.com

Il nuovo studio ha indagato l’incidenza della demenza in persone sposate, divorziate, vedove e mai convolate a nozze

Fare un bel matrimonio è il sogno di una vita per tante persone, prema secondo una equipe di scienziati non sempre legarsi per tutta la vita ad una persona è salutare. Dal punto di vista mentale può contenere potenziali svantaggi aumentando significativamente il rischio di sviluppare demenza. Precedenti studi avevano dimostrato una serie di benefici per la salute derivanti dal matrimonio, tra cui un minor rischio di malattie cardiache e una maggiore longevità. Ma secondo alcuni ricercatori del Florida State University College of Medicine, le persone single potrebbero avere meno probabilità di sviluppare la demenza, o forse meno probabilità di ottenerne la diagnosi.

Cosa si è scoperto

“Le persone non sposate potrebbero avere un rischio inferiore di demenza rispetto agli adulti sposati”, scrivono i ricercatori nel loro articolo pubblicato. Questa convinzione è scaturita dopo una attenta analisi condotta sul le cartelle cliniche di 24.107 anziani (con un’età media di 71,8 anni), nell’arco di 18 anni. Le persone rientranti in questa statistica sono state suddivise in quattro gruppi: sposati, vedovi, divorziati e mai sposati. Da questa indagine pubblicata su Alzheimer’s & Dementia. si è scoperto che le persone che non si sono mai sposate hanno il 40% di probabilità in meno di sviluppare demenza rispetto alle persone sposate. Per i vedovi, il calo era del 27% e per coloro che erano divorziati del 34%.

Le interpretazioni dei risultati

Una delle interpretazioni fornite dagli scienziati a giustificazione di questa tesi è che le persone single potrebbero essere più abili a mantenere legami sociali che possono prevenire la demenza, ma andrebbero considerati anche gli impatti sulla salute di matrimoni infelici. Le persone che non si sono mai sposate, avendo più opportunità di socializzazione con amici e vicini, sono nella condizione di adottare comportamenti più sani rispetto alle loro controparti sposate. Sono risultati in netta controtendenza rispetto ad altri studi che in passato avevano dimostrato proprio la cosa opposta, e cioè che essere sposati può proteggere dalla demenza.

Conclusione

In realtà questi studi hanno un valore che merita alcuni approfondimenti. Le variazioni nelle dimensioni e nella diversità dei campioni, così come gli adattamenti per diversi fattori di rischio, potrebbero incidere profondamente sui risultati ingannando i ricercatori sui risultati. Servirebbe calibrare maggiormente la valutazione dei campioni sottoposti ad esame scandagliandone condizioni di vita, tenore di vita, livello di affinità e molti altri parametri, per avere un esito più preciso e mirato.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.

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