
Ecco come si manifesta un Tia (attacco ischemico transitorio) che potrebbere preludere ad un ictus se non trattato adeguatamente
Può accadere tutto in pochi secondi: un attimo prima stai bene, subito dopo avverti debolezza su un lato del tuo corpo. La vista si annebbia, cerchi di parlare ma pronunci frasi confuse, qualcuno ti dice qualcosa ma tu non riesci a capire. La testa ti gira e non capisci più dove ti trovi. Sono queste le sensazioni avvertite da chi è vittima di un ictus, una delle cause di morte più frequenti. Ogni anno, circa 800 mila persona al mondo vivono queste sensazioni. C’è chi ha la fortuna di poterlo raccontare perchè è riuscito a sopravvivere e chi invece non ce l’ha fatta.
Quando si verifica un ictus
L’ictus si verifica quando viene interrotto l’afflusso di sangue al cervello. I più comuni sono gli ictus ischemici causati da un blocco dovuto a un coagulo di sangue o ad un accumulo di colesterolo. Ictus emorragici si verificano quando un’arteria nel cervello si rompe o esplode. Questi sono molto meno comuni, ma più frequentemente provocano morte o complicazioni gravi come le paralisi.
Tia, i rischi da non sottovalutare
Un attacco ischemico transitorio (TIA), o mini-ictus, può effettivamente essere ancora più pericoloso. Questo perché i sintomi sono di breve durata. Nel giro di pochi minuti sei di nuovo in forma. Le persone quindi presumono che tutto vada bene, ma secondo i Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie, più di un terzo delle persone che hanno avuto una TIA e non sono riuscite a ricevere le giuste cure, possono avere un ictus grave entro un anno. Un TIA è più o meno un presagio di ciò che può venire se si ignorano i sintomi. Ecco perché anche questi episodi a breve termine richiedono cure immediate.
I fattori di rischio
Il più grande fattore che incide sull’ictus è l’ipertensione. L’ipertensione è il fattore di rischio controllabile più comune, ma la fibrillazione atriale, può aumentare la probabilità di ictus più di cinque volte. Ulteriori fattori di rischio sono diabete, colesterolo alto, obesità e dieta grassa. Tutti questi fattori possono generalmente essere controllati con cambiamenti nei farmaci e nello stile di vita. Anche il fumo è uno dei fattori che può incidere particolarmente. Controllare frequentemente la pressione, diminuire il consumo di cibi salati e grassi, smettere di fumare, fare attività fisica regolarmente sono alcuni comportamenti che possono ridurne il rischio.
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