Carenza di Ferro e integratori, ecco da cosa viene causata, i sintomi e come rimediare
Sono tante le persone che in un determinato momento della loro vita si accorgono di non avere abbastanza ferro nel proprio organismo. L’assunzione di integratori di ferro può aiutare a riportare i livelli di questo minerale sui valori più consoni, ma ci sono alcune cose che bisogna sapere. Il ferro è un minerale vitale con una varietà di ruoli nel funzionamento corporeo. È particolarmente importante per mantenere sani i globuli rossi. Quasi il 70% del ferro che si trova nel nostro organismo è concentrato nell’emoglobina. Questa è una proteina dei globuli rossi che trasporta ossigeno nel sangue dai polmoni ad altre parti del corpo.
Dove si possono trovare gli integratori di Ferro
Un medico preparato può prescrivere integratori di ferro per chi ne è carente. In farmacia possono essere acquistati anche integratori di ferro da banco, ciascuno contenente quantità variabili di ferro. Sebbene siano tipicamente in forma di compresse, alcuni sono anche disponibili in fiale liquide. La vitamina C aiuta l’organismo ad assorbire il ferro in modo più efficiente, quindi alcuni produttori di integratori di ferro aggiungono anche vitamina C alla formulazione.Secondo il National Institutes of Health (NIH), i tipi di ferro negli integratori includono: solfato ferroso, gluconato ferroso, citrato ferrico, solfato ferrico.
L’anemia sideropenica
Prima di assumere qualsiasi integratore, è meglio però parlare con un farmacista o, meglio ancora, col proprio medico di fiducia. La condizione più comune che richiede integratori di ferro è l’anemia sideropenica. Le persone affette da questo tipo di carenza di ferro non hanno abbastanza cellule ematiche sane per trasportare ossigeno nelle parti del corpo in cui vi è bisogno. Questo perché è presente una carenza di ferro nel sangue.L’assunzione di integratori di ferro può aumentare la quantità di ferro nel corpo, ripristinando i livelli corretti. È possibile avere una carenza di ferro ma non anemia sideropenica. Le persone con una carenza di ferro possono presentare la giusta quantità di livelli di emoglobina ma aver sintomi simili a quelli dell’anemia sideropenica, come fatica, debolezza, vertigini, fiato corto, pallore.
Le cause della carenza di Ferro
Una carenza di ferro può svilupparsi anche in gravidanza perché vi è una crescente domanda di nuovi globuli rossi per supportare il feto. Una revisione sistematica ha scoperto che l’assunzione di integratori di ferro durante la gravidanza riduce il rischio di sviluppare una carenza di ferro. Perdita di sangue o emorragie: la perdita di sangue dovuta a forti mestruazioni, ernie o sanguinamento gastrointestinale può causare una carenza di ferro e richiedere integratori di ferro.
Uno studio del 2016 ha scoperto che la carenza di ferro è comune nelle persone con cancro. Alcune persone che non seguono una dieta ricca di ferro possono sviluppare una carenza. Tra le cause della carenza di ferro vi è anche il malassorbimento spesso causato da patologie come la celiachia, la malattia di Crohn, la fibrosi cistica e la pancreatite cronica. Le persone possono anche assumere integratori di ferro per il disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD) o per migliorare le prestazioni sportive.
I rischi legati al sovradosaggio
È improbabile che l’assunzione del dosaggio appropriato di ferro possa causare effetti collaterali. In alcuni casi, tuttavia, le persone che assumono integratori di ferro possono manifestare i seguenti sintomi: diarrea, flatulenza, stipsi e nausea. Avere troppo ferro nel corpo può anche essere problematico. L’emocromatosi, o disturbo da sovraccarico di ferro, provoca l’accumulo di ferro nel corpo. Senza trattamento, il disturbo da sovraccarico di ferro può danneggiare gli organi del corpo, inclusi cuore, fegato e pancreas. Ecco perchè è importante consultare un bravo medico prima di assumere integratori di ferro.
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