Ridurre o eliminare il consumo di carne rossa può apportare significativi miglioramenti al nostro organismo: ecco quali sono
Sono tante le persone che negli ultimi anni hanno messo al bando il consumo della carne rossa, per ragioni varie che possono spaziare da pregiudizi etici ai problemi di salute. Indipendentemente dai motivi che possono avere indotto le persone a smettere di mangiare carne rossa, bisogna sapere che il nostro organismo affronta dei cambiamenti quando decidiamo di mettere al bando questo alimento. Negli ultimi anni le istituzioni sanitarie mondiali hanno messo in guardia dal consumo eccessivo di carne rossa, correlando questo alimento alla possibilità concreta di sviluppare tumori all’intestino o ad altri organi dell’apparato digerente o per dissuadere dal consumo di carne per motivo ambientalistici.
I vantaggi per la linea e per l’acidità
La perdita di peso può essere sicuramente uno dei vantaggi legati alla cancellazione della carne rossa dalla propria dieta quotidiana. Eliminando questo alimento dalla tua dieta è probabile che perderai peso, proprio perchè grandi porzioni di carne vanno ben al di là del nostro fabbisogno calorico. Non mangiare più carne rossa significa anche mantenere un buon equilibrio del pH. La carne rossa contiene un elevato carico acido che il nostro organismo assorbe e che che poi deve neutralizzare. Sappiamo ormai da tempo che un ambiente acido crea il terreno fertile per lo sviluppo di neoplasie e infiammazioni.
Elimina il gonfiore
Chi soffre di gonfiore di pancia non trae di certo benefici dal consumo di carne rossa. E’ più facile andare incontro a dolori addominali o un aumento del gas intestinale se ingeriamo la carne rossa. Chi elimia questo alimento può anche vantare una pelle sana e luminosa. Meglio prediligere frutta e verdura, che sono anche ricchi di vitamine A, C ed E, note per combattere i radicali liberi e migliorare la qualità della pelle. CONTINUA A LEGGERE…
I benefici legati al colesterolo
Mettere al bando la carne rossa dalla propria alimentazione, ovviamente, comporta una riduzione considerevole dei grassi saturi ingeriti, collegati a livelli più alti di colesterolo. Mangiare troppi grassi significa soprattutto favorire lo sviluppo di disturbi e malattie cardiovascolari.
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