
Elevati livelli di colesterolo alto provocano Alzheimer precoce?
Livelli elevati di colesterolo cattivo potrebbero essere alla base dell’Alzheimer precoce, con quest’ultimo che rappresenta circa il 10% dei casi di malattia, facendo la sua comparsa prima dei 65 anni. Se tutto ciò fosse confermato, allora i fattori di rischio non avrebbero un peso determinante. La conferma – secondo quanto riportato da “Pazienti.it” – arriva da uno studio americano, a cura di un gruppo di scienziati del Veterans Affairs Medical Center di Atlanta e della Emory University, pubblicato sulla rivista scientifica “Jama Neurology“.
Legame tra Colesterolo alto e Alzheimer
I ricercatori americani che si sono occupati dello studio al quale abbiamo fatto riferimento in precedenza, hanno preso in esame alcune specifiche regioni del DNA di 2.125 persone, delle quali 654 erano state colpite da Alzheimer precoce. A questo punto hanno proceduto misurando i livelli di colesterolo Ldl in 267 di queste persone. I risultati delle analisi hanno posto in evidenza come coloro che avevano una maggiore concentrazione di colesterolo cattivo, avessero al tempo stesso una maggiore possibilità di ammalarsi di Alzheimer precoce. Tale tendenza veniva confermata anche se si procedeva escludendo dall’analisi una determinata variante genetica (APOE E4) che rappresenta un famoso fattore di rischio relativo all’Alzheimer.
Esiste un nesso causale tra livelli di colesterolo nel sangue e rischio di Alzheimer
Il principale autore di questa ricerca, il Dottor Thomas Wingo – come riportato da “Pazienti.it – ha sottolineato come la grande sfida sia quella di capire se esiste una nesso causale tra livelli elevati di colesterolo nel sangue ed il rischio di ammalarsi di Alzheimer. Prima di questa ricerca, i dati non erano del tutto chiari e, dunque, non era possibile giungere ad una conclusione in merito. In seguito a tale ricerca, afferma Wingo, “un’interpretazione dei nostri risultati attuali è che il colesterolo Ldl svolga un ruolo causale“. Se tutto ciò dovesse essere confermato, allora si procederà a lavorare per accertare l’esistenza di questo nesso causale.
Colesterolo alto, come combatterlo?
Dunque, abbiamo sottolineato come elevati livelli di colesterolo possano favorire la comparsa di Alzheimer precoce. Secondo quanto riportato da “Pazienti.it“, a volte per combattere il colesterolo sono sufficienti alcune semplici azioni: tra queste, ad esempio, è importante condurre una dieta sana ed equilibrata, finalizzata a proteggere il sistema cardiovascolare e – stando alla ricerca alla quale abbiamo fatto riferimento in precedenza – anche il cervello. Un regime alimentare sano, però, risulta essere davvero efficace solo se accompagnato da una dose costante di attività fisica. Secondo quanto riferito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), bastano 150 minuti di attività fisica moderata a settimana per restare in allenamento e provare a salvaguardare la propria salute.
Colesterolo alto, esistono dei fattori di rischio non modificabili
Quando si parla di colesterolo alto, però – secondo quanto riportato da “Pazienti.it” – esistono dei fattori di rischio che risultano essere non modificabili: tra questi ci sono sicuramente sesso ed età, ma anche la genetica svolge un ruolo molto importante. In tal senso, infatti, vi sono alcune patologie come l’ipercolesterolemia familiare che sono responsabili di un aumento del livello di colesterolo sin da giovani.
Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.