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Se hai questi sintomi stai soffrendo di narcolessia. Può risultare molto pericolosa

La narcolessia è una malattia neurologica causata dall'incapacità del cervello di regolare in maniera naturale il ritmo sonno/veglia. Ecco quali sono i principali sintomi

Se hai questi sintomi stai soffrendo di narcolessia. Può risultare molto pericolosa

Che cos’è la narcolessia?

Quando si parla di narcolessia si fa riferimento ad una malattia neurologica che è causata dall’incapacità del cervello di regolare in maniera naturale il ritmo sonno/veglia. Secondo quanto riportato da “Corriere.it”, infatti, si tratta di una malattia caratterizzata da un’eccessiva sonnolenza diurna che si presenta con dei veri e propri attacchi di sonno che risultano essere improvvisi e non rimandabili. Secondo le ultime ricerche che sono state condotte su questa malattia, si ritiene che la narcolessia sia una malattia di natura autoimmune che vede coinvolti numerosi neurotrasmettitori, tra i quali l’ipocretina.

Di seguito andremo ad elencare i principali sintomi:

1 – Sonnolenza diurna

La narcolessia presenta alcuni sintomi caratteristici che ci consentono di riconoscerla e che in alcuni casi possono rivelarsi molto pericolosi. Tali sintomi, inoltre – secondo quanto riportato da “Corriere.it” – si possono presentare in modo più o meno accentuato a seconda dei casi. Tra questi, c’è sicuramente da citare la sonnolenza diurna: chi soffre di narcolessia, infatti, ogni 2-3 ore di media prova un irrefrenabile impulso di dormire e questo si presenta nelle circostanze più inusuali, ad esempio anche quando ci si trova a scuola, quando si sta mangiando o si sta guidando l’auto.

2 – Cataplessia

Un altro sintomo di questa malattia è rappresentato dalla cataplessia: ossia la perdita improvvisa e di breve durata del tono muscolare che viene generata da emozioni forti quali ad esempio la rabbia o la sorpresa. La cataplessia può coinvolgere tutti i muscoli e di conseguenza chi ne viene colpito cade al suolo. In altri casi, invece, riguarda esclusivamente determinati gruppi muscolari e, dunque, si realizza il cedimento di un unico segmento corporeo che ad esempio possono essere le ginocchia.

3 – Allucinazioni ipnagogiche

Tra gli altri sintomi che rappresentano dei campanelli d’allarme di narcolessia non possiamo fare a meno di citare le allucinazioni ipnagogiche: si tratta di esperienze sensoriali molto intense che si manifestano all’inizio o alla fine di un periodo di sonno. Tali esperienze possono essere visive o acustiche e in alcuni casi risultano essere particolarmente spaventose. Nel momento in cui si realizzano, inoltre, chi ne viene colpito fatica a distinguere l’allucinazione dalla realtà.

4 – Paralisi del sonno

Un altro sintomo di narcolessia è rappresentato dalla paralisi del sonno: nel momento in cui ci si sta per addormentare o subito dopo la fase del risveglio, la persona che ne viene colpita non riesce a parlare o a muoversi, nonostante abbia intenzione di farlo. Esistono poi anche altri sintomi meno specifici che si possono presentare in alcuni casi: tra questi possiamo citare la frammentazione del sonno notturno, il parlare durante il sonno, forti mal di testa e depressione. Nelle pagine seguenti potrete trovare informazioni relative alla diagnosi e alle cure.

Narcolessia, come effettuare la diagnosi?

Nel momento in cui una persona avverte i sintomi che abbiamo elencato in precedenza – secondo quanto riportato da “Corriere.it” – deve immediatamente rivolgersi ai centri specializzati del sonno. A quel punto la persona in questione si sottoporrà agli esami del caso che, attraverso la polisonnografia e dei test di valutazione della sonnolenza, consentiranno di fare chiarezza realizzando una diagnosi.

Narcolessia, quali sono le cure?

Quando si parla di narcolessia, si fa riferimento ad una malattia cronica per la quale non esiste una cura definitiva. Secondo quanto riportato da “Corriere.it”, la terapia di natura farmacologica si basa su alcuni principi attivi che hanno come obiettivo ultimo quello di provare a controllare i sintomi. Inoltre, a chi soffre di questa malattia viene raccomandato di fare dei pisolini strategici di 15-20 minuti che riescono a garantire circa 3-4 ore di vigilanza. Inoltre, si consiglia di addormentarsi ad orari regolari, evitando attività fisica nelle ore serali.

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Nunzio Corrasco

Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.

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