Se stai avendo questi sintomi hai l’appendicite. Scopri subito come riconoscerla
L'appendicite è un'infezione dell'appendice. "Pazienti.it" e "Humanitas.it" ci aiutano a saperne di più, tra possibili cause, sintomi, diagnosi e come prevenirla
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Che cos'è l’appendice?
Quando si parla di appendice – secondo quanto riportato da “Pazienti.it“– si fa riferimento ad un “tubetto” cilindrico lungo dai 5 ai 9 centimetri e largo 7 millimetri che si trova alla fine dell’intestino crasso, più specificatamente nella parte inferiore destra dell’addome.
Che cos'è l’appendicite?
L’appendicite – stando a quanto si legge su “Humanitas.it” – è un’infezione dell’appendice. La funzione di quest'ultima non è ancora stata chiarita con certezza, ma in sua mancanza si può vivere senza accusare alcun tipo di problematica. L’appendicite, dunque, è una patologia infiammatoria, generalmente benigna, che però può avere anche un’evoluzione piuttosto severa.
Si tratta di un problema che difficilmente si presenta prima dei 2 anni di età, con un'incidenza che aumenta in maniera sostanziale tra i 10 e i 30 anni.
Quando si soffre di appendicite è necessario un intervento immediato
Quando si riceve la diagnosi di appendicite – secondo quanto riportato da “Humanitas.it” – risulta assolutamente necessario procedere con un intervento medico immediato. Se, infatti, l’appendicite non viene trattata in modo adeguato, tale disturbo può arrivare ad evolversi nella perforazione dell’appendicite, con quest’ultima che può portare al rilascio del materiale infetto nella cavità addominale e, di conseguenza, alla peritonite.
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Appendicite, quali sono le cause?
Secondo quanto si legge su “Pazienti.it”, le cause dell’appendicite non sono del tutto chiare. Di certo è collegata all'intestino crasso, vale a dire dove si vanno a formare le feci e proprio a tal proposito si ritiene che alcuni casi di appendicite siano dovuti a dei piccoli pezzi di feci che restano incastrati nell'addome. I batteri che si trovano all'interno dell’appendice, inoltre, tendono a moltiplicarsi, andando a causare la formazione di pus che a sua volta genera un rigonfiamento. Inoltre, un’altra causa di appendicite può essere collegata ad un’infezione gastrica che si va ad estendere all'appendice.
Appendicite, quali sono i sintomi?
Esistono alcuni sintomi caratteristici che ci consentono di riconoscere l’appendicite. Eccoli nel dettaglio, riportati da “Pazienti.it”
- Il primo segnale di appendicite è rappresentato da un lieve dolore che si avverte vicino all'ombelico o nella parte superiore della cavità addominale. Dolore che poi va a peggiorare e passa nella parte inferiore dell’addome
- Un senso di inappetenza
- Nausea e vomito
- Diarrea e dolore addominale che si accompagna all'impossibilità di espellere gas
- Febbre compresa tra 37 e 39 gradi
- Mancanza di aerofagia
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Appendicite, altri sintomi che si presentano in più della metà dei casi
Oltre ai sintomi ai quali abbiamo fatto riferimento in precedenza, ve ne sono anche altri che – secondo quanto si legge su “Pazienti.it” – si presentano in più della metà dei casi. Eccoli nel dettaglio:
- Dolore che si avverte all'addome, schiena e retto
- Minzione che risulta essere dolorosa e piuttosto difficoltosa
- Vomito prima di dolori addominali
- Forti crampi
- Costipazione o diarrea unita a meteorismo
Tutti coloro che presentano questi sintomi devono necessariamente recarsi dal medico senza assumere farmaci antidolorifici, lassativi e senza sottoporsi a impacchi caldi che a loro volta possono generare la rottura dell’appendice infiammata.
Appendicite, come si realizza la diagnosi?
Secondo quanto riportato da “Pazienti.it”, generalmente la diagnosi di appendicite viene effettuata dal medico attraverso una visita con palpazione della zona interessata. Esistono poi delle moderne tecniche di imaging test che ne danno la definitiva conferma.
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Come si previene l’appendicite
Allo stato attuale – secondo quanto riportato da “Humanitas.it”, non esiste un modo certo che consente di prevenire l’appendicite. Va sottolineato, però, come il disturbo risulti essere meno frequente nelle persone che sono solite mangiare frequentemente cibi ricchi di fibre come ad esempio la frutta e la verdura.
Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.
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