
Che cos’è la sideremia?
Il ferro rappresenta un elemento importante per garantire il corretto funzionamento dell’organismo. Senza la sua presenza, infatti – secondo quanto riportato da “Pazienti.it” – non sarebbe possibile produrre né emoglobina, vale a dire la proteina presente nei globuli rossi che consente di trasportare l’ossigeno, né la mioglobina che, invece, si trova nei muscoli. Il ferro deve essere disponibile in tutti i tessuti che lo utilizzano e per far sì che ciò sia possibile viene trasportato nel sangue attraverso una proteina che si chiama transferrina. La quantità di ferro, strettamente legata alla transferrina, presente nel sangue prende il nome di sideremia. Il dosaggio di quest’ultima viene richiesto dal medico se si ritiene che vi possa essere un’alterazione della quantità di ferro di cui necessita il nostro corpo.
Sideremia bassa, quali sono i sintomi?
Dunque, vi può essere un aumento o una diminuzione della sideremia e generalmente la seconda condizione è più comune. A questo punto, però, viene da porsi una domanda: è possibile accorgersi di avere la sideremia bassa? Secondo quanto riportato da “Pazienti.it“, quando la sideremia è bassa, significa che vi è meno ferro in circolo e di conseguenza vi è una peggiore ossigenazione. Dunque, se il paziente presenta una condizione di questo tipo, allora può soffrire di tachicardia e di un aumento della frequenza respiratoria in quanto si tratta di fenomeni che si presentano per compensare la ridotta ossigenazione. Sia il cuore che i polmoni provano a rispondere alla minore presenza di ferro nel sangue, cercando di far circolare una maggiore quantità di ossigeno. Così facendo provano a garantirne un apporto adeguato ai tessuti.
Sideremia bassa, a risentirne di più è il tessuto nervoso
Quando vi è un basso livello di ferro nel sangue, di conseguenza vi è una ridotta disponibilità di ossigeno. In tal senso, il tessuto che risente maggiormente di questa condizione è certamente quello nervoso. Di conseguenza, i sintomi che si possono avvertire sono mal di testa, capogiri, vertigini, un senso di stanchezza e la difficoltà a concentrarsi. Per quanto riguarda gli altri sintomi che si possono presentare a livello di cute o mucose, vanno citati il pallore, ulcerazioni e ragadi anali. Le unghie e i capelli, inoltre, diventano decisamente più fragili.
Sideremia bassa, le possibili cause
La sideremia bassa può essere determinata da diverse cause e tra queste occorre necessariamente citare una scarsa introduzione di ferro con la dieta. Secondo quanto riportato da “Pazienti.it”, se la scarsa introduzione di ferro risulta essere cronica, allora i depositi di ferro finiscono per scomparire progressivamente, determinando la comparsa di un’anemia da carenza di ferro. Esistono, poi, anche altre cause che possono determinare la sideremia bassa: tra queste vi sono i sanguinamenti ingenti o prolungati – ad esempio delle mestruazioni che si presentano in modo particolarmente abbondante – la gravidanza o, per quanto riguarda i bambini, una crescita molto rapida. A provocare la sideremia bassa poi possono esserci anche determinati farmaci e sostanze endogene e tra queste ultime si possono citare gli ormoni ACTH e testosterone. Infine, va evidenziato come alcune malattie croniche, come ad esempio la celiachia, determinino la sideremia bassa.
Poco sangue nel ferro? Aumenta il rischio di ictus
Secondo quanto si legge su “LaStampa.it”, in pochi sono a conoscenza del fatto che il ferro può avere un ruolo nei casi di ictus. Tale aspetto, infatti, è stato evidenziato in uno studio realizzato dai ricercatori dell’Imperial College di Londra nel quale si sottolinea come la carenza di ferro possa aumentare il rischio di essere colpiti da ictus, in quanto il sangue diventa più viscoso. I risultati di questo studio sono stati pubblicati sulla rivista “PloS One” e tutto ciò potrebbe rappresentare un passo importante per agire sul lato della prevenzione. Ogni anno, infatti, circa 15 milioni di persone al mondo sono colpite da ictus: di questi circa 6 milioni non riescono a sopravvivere, mentre 5 restano disabili in modo permanente.
Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.