
Malattie renali croniche, colpiscono il 10% della popolazione mondiale
Lo scorso 14 marzo 2019 si è celebrata in tutto il mondo la Giornata mondiale del rene, promossa dall’International Society of Nephrology e l’International Federation of Kidney, finalizzata a sensibilizzare l’opinione pubblica sul crescente rischio di malattie renali in tutto il mondo e sulla necessità di operare delle strategie per la prevenzione e la gestione di tali malattie. Secondo quanto si legge su “LaStampa.it”, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha riconosciuto la malattia renale cronica come un problema di salute globale: colpisce il 10% della popolazione generale e rappresenta una delle prime cause di morte in Italia. Inoltre, coloro che soffrono di deficit renale hanno anche maggiori possibilità di sviluppare altre patologie come ad esempio quelle di natura cardio-vascolare, polmonare o addirittura infettive.
Malattie renali, la prevenzione è fondamentale
Nel mondo la malattia renale cronica rappresenta la sesta causa di morte, con circa 2,4 milioni di vittime che si registrano ogni anno, mentre le forme acute (Aki) provocano la morte di 1,7 milioni di persone. Quando si parla di malattie che interessano i reni, risulta assolutamente fondamentale la prevenzione e, in tal senso, la conferma arriva direttamente dal Dottor Luca Di Lullo, responsabile scientifico del Congresso Cardionefrologia 2019. Quest’ultimo – come riportato da “LaStampa.it” – ha dichiarato: “Molti tipi di malattie renali possono essere prevenute, ritardate e/o tenute sotto controllo quando sono adottate misure di prevenzione adeguate”.
Malattie renali, i campanelli d’allarme che devono farci andare dal medico
Quando si parla di malattie renali – come si legge su “LaStampa.it” – esistono dei campanelli d’allarme che devono immediatamente spingerci a consultare un medico. Tra questi, si devono citare i cambiamenti della minzione: ad esempio urinare con maggiore frequenza o la presenza di tracce ematiche nelle urine. Un altro segnale da non sottovalutare è rappresentato dal gonfiore negli arti e nel volto provocato dalla ritenzione idrica. Altri campanelli d’allarme sono le eruzioni cutanee, un senso di prurito, ma anche la nausea. Si tratta, dunque, di disturbi dovuti alla presenza di scorie nel sangue, che non sono state smaltite dai reni. A proposito dei sintomi, direttamente dal congresso di Cardionefrologia è arrivata la conferma del fatto che una diagnosi precoce può consentire non solo di prevenire o ritardare malattie dei reni che si presentano allo stadio terminale, ma anche di ridurre il carico di invalidità e mortalità che da esse deriva.
Sindrome cardiorenale: rene e cuore spesso collegati
Tra i reni ed il cuore esiste una relazione molto forte. Il Dottor Claudio Ronco, responsabile della nefrologia dell’Ospedale San Bortolo di Vicenza e responsabile dell’Associazione italiana di cardionefrologia, ha ribadito l’importanza di questo legame. Si tratta, infatti, di “due organi che comunicano fittamente ed il danno ad uno dei due ha delle conseguenze sul funzionamento dell’altro”. Dunque, risulta necessario che cardiologi e nefrologi collaborino al meglio alla scopo di adottare la strada migliore da perseguire per il bene del paziente.
Malattie renali, appello ai giovani
Nel corso della Giornata Mondiale del rene che si è tenuta lo scorso 14 marzo 2019, è arrivato un appello da parte dei nefrologi rivolto ai giovani. E’ stato sottolineato, infatti, come le diete iperproteiche ed il consumo di prodotti finalizzati ad aumentare la massa muscolare rappresentino un’abitudine assolutamente dannosa. Di fronte ad un eccesso di proteine, infatti – come spiegato dal Dottor Ronco a “LaStampa.it” – il rene si affatica e tutto ciò può comportare un danno cronico. Un altro problema, poi, è rappresentato dal consumo di alcool e, in tal senso, il Dottor Di Lullo ha spiegato come l’eccesso nel consumo di bevande alcoliche, soprattutto se questo si realizza in quantità importanti, rappresenti uno dei principali fattori di rischio di insufficienza renale.
Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.