
Una dieta povera e sbilanciata può causare danni fisici gravi: ecco l’allarme lanciato dalla rivista Lancet
Le conseguenze di una dieta povera, la riduzione di alcuni elementi nutrizionali per perdere peso o il non mangiare le giuste quantità di frutta, verdura e cereali integrali ogni giorno, possono essere devastanti per il nostro fisico. In taluni casi, una cattiva alimentazione a lungo termine potrebbe causare persino la morte. Alcuni dati allarmanti forniti dal Global Burden of Disease Study, pubblicati su The Lancet di questo mese, mostrano che nel 2017 sono morte a causa di fattori di rischio alimentari 11 milioni di persone in tutto il mondo. Globalmente, ciò equivale a uno su cinque decessi legati a una dieta povera e non bilanciata.
I dati rivelano che nello stesso anno, circa 255 milioni di anni di vita di persone in buona salute sono stati persi a causa di disabilità, malattia o morte prematura a causa di ciò che le persone mangiavano quotidianamente. Lo studio, che ha monitorato le morti e le malattie in 195 paesi dal 1990, ha individuato le patologie cardiovascolari come principali cause di morte per la dieta, seguita da tumori e diabete di tipo 2.
“L’assunzione elevata di sodio, il basso apporto di cereali integrali e il basso apporto di frutta sono stati i principali fattori di rischio alimentare per decessi e anni di vita regolabili per disabilità (DALY) a livello globale e in molti paesi”, si legge nello studio.
I danni di una dieta senza cereali e frutta
Tuttavia, più morti globali sono state causate da persone che mangiavano quantità troppo piccole di determinati alimenti come cereali integrali, frutta e noci piuttosto che da diete ricche di grassi insaturi e bevande zuccherate. La ricerca ha classificato i paesi in base al numero di decessi legati a una dieta povera. Australia e Nuova Zelanda sono entrambe classificate tra i primi 30 paesi per i più bassi tassi di decessi legati all’alimentazione.
L’Uzbekistan il paese col maggior rischio
Il paese con le migliori prestazioni per la dieta era Israele, raggiungendo la percentuale più bassa di decessi legati all’alimentazione, seguita da Francia, Spagna, Giappone e Andorra. L’Uzbekistan ha avuto il più alto tasso di morte. Il Regno Unito è al 23 ° posto, gli Stati Uniti al 43 °, la Cina al 140 ° e l’India al 118 °. Per questo motivo occorre sempre consultare dei nutrizionisti preparati prima di iniziare un percorso alimentare mirato a perdere peso.
Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.