Questo sito contribuisce alla audience di Il Messaggero

Venerdì 21 Febbraio
Scarica la nostra app
Segnala

Si chiama Candida Auris e potrebbe generare una nuova pandemia: ecco il virus che preoccupa gli scienziati

Candida Auris, apprensione tra medici e scienziati per una possibile sovrapposizione di pandemie: di cosa si tratta?

Si chiama Candida Auris e potrebbe generare una nuova pandemia: ecco il virus che preoccupa gli scienziati
Candida Auris, muore 70enne in Veneto - Foto Pixabay

Candida Auris, il fungo che preoccupa il mondo medico-scientifico

Ulteriori complicazioni in arrivo sul fronte sanitario: accanto all’attuale emergenza da SARS CoV-2 potrebbe aggiungersi un’abnorme e incontrollata diffusione delle infezioni da Candida Auris. Negli ultimi tempi il problema sta coinvolgendo ogni parte del mondo senza distinzioni fra i soggetti colpiti, appartenenti ad ogni fascia di età. Il fungo sembra avere una particolare preferenza per gli ambienti ospedalieri, soprattutto quelli dei paesi in via di sviluppo, dove le condizioni igieniche sono precarie. Tuttavia, a preoccupare il settore medico-scientifico non è il tasso di mortalità, ma sono l’elevata contagiosità, la prolungata permanenza sulle superfici e la farmaco-resistenza. Fattori che, sommati alla pandemia odierna di Coronavirus, portano alla necessità di nuovi provvedimenti. Leggi anche Questa bevanda aiuta a bruciare i grassi mentre si dorme: ecco quale

Candida Auris, dagli esordi ad oggi

Presente in campioni provenienti da alcuni laboratori sud-coreani fin dal 1996, il primo isolamento del ceppo Auris risale al 2009, quando in Giappone venne rilevato e isolato presso gli ospedali locali. Il nome fa pensare a una predilezione del microrganismo per l’orecchio, ma può dare luogo a infezioni invasive, soprattutto negli individui con un sistema immunitario compromesso. In tali soggetti, il decorso può avere esito letale, per via di un’alta refrattarietà agli antimicotici attualmente previsti dai protocolli. Leggi anche Coronavirus, maxi focolaio nel bresciano: chiuse le scuole. Ecco cosa sta succedendo

Una situazione con precedenti

Proprio in questi giorni il CDC ha inserito la Candida Auris nella lista degli agenti patogeni pericolosi su scala mondiale, ma la sua diffusione ad ampio raggio non è certo una novità. La dottoressa Johanna Roads, epidemiologa presso l’Imperial College di Londra, si è imbattuta nello stesso problema nel 2016: fin da allora ne aveva riscontrato la pericolosità, legata alla sua prolungata vita nelle superfici e alla difficoltà di elaborare un antidoto efficace. La tendenza ad un uso improprio dei farmaci per combattere le infezioni, infatti, ha portato lo stipite di partenza a generare varianti refrattarie alle cure disponibili. Leggi anche Attacchi di fame, ecco come placarli grazie a questi alimenti

CONTINUA A LEGGERE

Farmaco-resistenza e rischio di sovrapposizione fra pandemie

Maggiormente aggressivo rispetto ad altre specie (come la Candida Albicans, responsabile di disturbi al tratto genito-urinario femminile e, in misura minore, maschile) il micete rimane a lungo sulle superfici, mantenendo elevato il suo potenziale infettante. A tale aspetto si somma quello della farmaco-resistenza, riguardante il 90% dei casi e indice di avvenuta mutazione del ceppo di origine. Un dato allarmante, se si considera che le aziende farmaceutiche sembrano impreparate a far fronte alla nuova emergenza e a proporre una terapia risolutiva.

La nostra newsletter!

Ricevi gli aggiornamenti e le ultimissime
su Meteo e Scienza via mail!

ISCRIVITI ORA!

Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.

SEGUICI SU:

Ultima Ora

Ultima Ora Terremoto