Sileri, 'Se i numeri migliorano via le mascherine', le parole del sottosegretario alla Salute

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Coronavirus, il bollettino del 30 settembre

Secondo il bollettino diffuso dalla Protezione civile, sono stati registrati 3.804 nuovi casi di Coronavirus in Italia nelle ultime 24 ore. Giovedì scorso erano stati 4.061. Sono stati effettuati 308.836 tamponi, 13mila in più rispetto alla giornata precedente. Lieve aumento per il tasso di positività dall'1,1% all'1,2%. I decessi sono 51, mentre mercoledì erano stati 63. Per quanto concerne le terapie intensive, ci sono 10 ingressi in meno, i ricoveri ordinari sono 119 in meno, come riporta Repubblica.it. Leggi anche: Covid, Tachipirina e vigile attesa, uno studio dimostra che questo protocollo non funziona

Nuove riaperture?

I numeri stanno migliorando ed il governo sta pensando anche a nuove aperture. C'è anche la riapertura delle discoteche tra le ipotesi che verranno discusse con l'arrivo del nuovo decreto. La capienza dovrebbe essere portata all'80% per cinema, teatri e sale da concerto al chiuso e al 75% per gli stadi. Nel governo però c'è anche chi parla di abbandonare anche le mascherine. E' l'ipotesi del sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri. Vediamo di seguito i dettagli. Da leggere anche Covid, ecco cosa succede al nostro corpo quando riceviamo la terza dose di vaccino

Sileri, 'Se i numeri migliorano via le mascherine', le parole del sottosegretario alla Salute

Durante un'iniziativa elettorale ad Amelia, Sileri ha parlato con i giornalisti dell'andamento della pandemia in Italia. Il sottosegretario alla Salute ha spiegato che i numeri stanno andando bene, considerando anche la riapertura delle scuole e di altre attività. Poi ha parlato delle mascherine: 'È chiaro che andando avanti con la vaccinazione, se i numeri dovessero mantenersi così o addirittura abbassarsi, anche le quarantene dovranno essere ridotte per i vaccinati, così come nel tempo abbandoneremo distanza e mascherina'. Leggi anche Bassetti sul Green Pass: ‘Va tolto se 90% italiani vaccinati’, le parole dell’infettivologo

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