Tornare al lavoro e alla solita routine per molte persone rappresenta quasi un trauma: ecco come si manifesta la sindrome da rientro
Per tantissimi italiani il mese di settembre vuol dire anche rientro al lavoro e ritorno alla solita routine quotidiana. Bisogna tornare a modificare rapidamente il proprio stile di vita per adattarsi ai nuovi orari in cui bisogna svegliarsi ed essere pronti mentalmente ad affrontare i pressanti impegni di lavoro. Tornare alla normale routine quotidiana può generare tutta una serie di disturbi fisici che possono essere inquadrati nella cosiddetta “sindrome da rientro”.
Il vademecum
Questa sindrome comporta tutta una serie di sentimenti negativi come ansia, malinconia, stress e tristezza che si possono sperimentare ritornando alla quotidianità. Assosalute, Associazione nazionale farmaci di automedicazione, ha diffuso un vademecum con tutti i consigli preziosi per prevenire o curare la sindrome da rientro e tutti i sintomi ad essa connessi.
I sintomi
Spesso chi soffre di questa sindrome lamenta forti mal di testa che possono durare anche diversi giorni e che sono refrattari anche agli antidolorifici. Molti lamentano quasi la presenza di una fascia stretta attorno alla testa. In alcuni casi il dolore si irradia anche alla parte posteriore del collo causando ulteriori disagi. Le cafelee di questo tipo sono proprio la conseguenza dell’atteggiamento ansioso e apprensivo con i quali si affronta il ritorno al lavoro o alla routine. Molti lamentano anche difficoltà di concentrazione o affaticamento e non mancano mai neanche i disturbi gastrointestinali come diarrea o stitichezza. CONTINUA A LEGGERE…
I consigli degli esperti
Per prevenire tutti questi problemi, gli esperti consigliano un approccio proattivo, in cui è fondamentale, innanzitutto, sforzarsi di tornare rapidamente ad una dieta più equilibrata, evitando bevande gassate, cibi eccessivamente grassi o zuccherati e fritture. Un’altra delle abitudini che può aiutarci a combattere la sindrome da rientro è l’attività fisica che serve a regolare la motilità intestinale ma che ci aiuta anche a stare bene con noi stessi e ad autogratificarci.
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