Sindrome di Raynaud, se stai avendo questi sintomi puoi riconoscerla subito
La sindrome di Raynaud consiste nel vasospasmo di una parte della mano in conseguenza a ipotermia o a stress di natura emotiva. Ecco come riconoscerla.
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Che cos’è la sindrome di Raynaud?
La sindrome di Raynaud è una condizione consistente in un vasospasmo di una parte della mano in conseguenza a ipotermia o a stress di natura emotiva. Tutto ciò – come riportato da “Pazienti.it” – provoca variazioni reversibili del colore della pelle (ad esempio pallorne, cianosi, eritema o una combinazione tra questi) e in alcuni casi addirittura un senso di dolore. Tale condizione può andare a colpire anche altre zone del corpo, come ad esempio il naso o la lingua.
Sindrome di Raynaud, colpisce le zone a maggiore dispersione di calore
La cosiddetta Sindrome di Raynaud va ad interessare quelle zone del corpo a maggiore dispersione di calore e minore efficienza metabolica, come ad esempio le dita e, soprattutto, le mani. Tali zone – come riportato da “Pazienti.it” – sono considerate “sacrificabili” e per questo risultano essere le prime a perdere la circolazione sanguigna quando l’ambiente circostante è freddo. Tutto ciò accade in quanto il corpo prova ad evitare la dispersione del calore, dando priorità agli organi vitali.
Sindrome di Raynaud, è caratterizzata da tre fasi
La sindrome di Raynaud – come riportato da “Pazienti.it” – è caratterizzata da tre fasi distinte. Eccole nel dettaglio:
– Prima fase ischemica: vi è una riduzione del flusso sanguigno e insensibilità (non si prova dolore).
– Seconda fase di stasi venosa: caratterizzata da cianosi, pallore, formicolio e dolore.
– Terza fase di iperemia reattiva: vi è un aumento transitorio del flusso di sangue.
La sindrome di Raynaud, inoltre, si presenta in una forma primitiva e in una secondaria. La prima risulta essere molto frequente e nell’80% non vede la presenza di sintomi o segnali legati ad altre malattie. Nel restante 20% dei casi, invece, si evidenzia una malattia secondaria come la sclerosi sistemica. La forma secondaria, invece, si va a legare ad altre malattie (ad esempio fibromialgia) o all’utilizzo di farmaci betabloccanti.
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Sindrome di Raynaud, i principali sintomi
La sindrome di Raynaud – come riportato da “Pazienti.it” – fa la sua comparsa mediamente intorno ai 14 anni e solo nel 27% dei casi si palesa intorno o successivamente ai 40 anni. In generale i sintomi caratteristici di questa condizione sono i seguenti:
– Una sensazione di forte freddo
– Un senso di dolore urente
– Un senso di formicolio (o parestesie)
– Variazioni intermittenti del colore di una o più dita della mano.
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Sindome di Raynaud, come si cura?
Le modalità di trattamento della sindrome di Raynaud – come riportato da “Pazienti.it” – variano a seconda se si tratta di una forma primaria o secondaria. Nel caso in cui il paziente soffra di una forma primaria, allora occorre evitare il freddo, sospendere il fumo, utilizzare tecniche di rilassamento (se la causa è lo stress), fare uso di Ca-antagonisti vasodilatatori e pomate alla nitroglicerina o la pentossifillina. Se, invece, il paziente soffre di una forma secondaria, allora è il caso di utilizzare ca-antagonisti a prazosina, mentre in alcuni casi può rendersi necessario ricorrere ad antibiotici, analgesici o al trattamento chirurgico per le ulcere ischemiche. Inoltre si può far ricorso ad aspirina a basso dosaggio per la trombosi o alla somministrazione endovenosa di prostaglandine in quei pazienti che soffrono di ischemia alle dita
Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.