Soffri di freddo a mani e piedi? Attento, potrebbe trattarsi del fenomeno di Raynaud: i sintomi da riconoscere

A coloro che viene diagnosticato il fenomeno di Raynaud le basse temperature comportano il cambio della colorazione delle estremità di arti superiori e inferiori

Mani fredde attenzione a queste cause che in pochi conoscono. Tutti i dettagli Fonte foto Public Domain Pictures
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Si tratta di un disturbo che può diventare anche invalidante: ecco come si diagnostica

In inverno soffrire per il freddo alle mani e ai piedi è molto comune. In determinati casi, quando questo sintomo è molto accentuato, la causa può essere da addebitare ad un'alterata reazione del microcircolo periferico. Si tratta del cosiddetto fenomeno di Raynaud che colpisce, appunto, mani e ai piedi durante i mesi invernali e che nei casi più seri può quasi diventare invalidante. Si tratta di un sintomo molto comune che si può arginare adottando determinate contromisure.

La causa e le limitazioni

A coloro che viene diagnosticato il fenomeno di Raynaud le basse temperature comportano il cambio della colorazione delle estremità di arti superiori e inferiori (ma anche naso e orecchie) che assumono prima un colore bianco, diventando successivamente cianotiche e poi rosse. Chi soffre questo disturbo spesso deve mettere da parte gli sport invernali perchè risulta quasi proibitivo poterli praticare.

Le connettiviti

Chi soffre di questo disturbo non soffre di certo di una malattia sistemica, ma in una porzione di pazienti questo disturbo potrebbe essere determinato da una patologia infiammatoria del connettivo. Le connettiviti sono malattie sistemiche molto rare, come ad esempio la sclerodermia. La connettivite indifferenziata viene diagnosticata accertando la positività degli anti-nucleo (Ana), che tuttavia è presente nel 20-40% delle donne nella popolazione generale, pertanto non ha un rilevante potere diagnostico.

Gli esami utili per la diagnosi

Per avere la certezza di soffrire (o meno) del fenomeno di Raynaud secondario, occorre effettuare un esame non invasivo che indaga la forma dei capillari nelle cuticole delle dita delle mani attraverso la quale è possibile accertare la presenza iniziale di sclerosi sistemica. Gli altri sintomi che devono incutere sospetto sono la secchezza di bocca e occhi o la presenza di una reattività cutanea alla luce del sole. Fra gli esami da laboratorio che si possono effettuare vi è anche la misurazione degli anticorpi anti-Ena (antigeni nucleari estraibili).


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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.