Spinaci velenosi, l'analisi: "Non era mandragora ma un'altra pianta". Ecco cosa riferisce l'Istituto Zooprofilattico

Il direttore dell'Istituto Zooprofilattico del Mezzoggiorno ha spiegato che le persone intossicate in provincia del Napoli non hanno mangiato mandragora ma stramonio, un'altra erba tossica

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Spinaci velenosi, i soggetti intossicati non a causa della mandragora

Ha fatto scalpore, nei giorni scorsi, la notizia delle diverse persone intossicate e finite in ospedale, in provincia di Napoli, dopo aver mangiato quelli che credevano fossero degli spinaci. La verdura in questione, sfusa, era stata acquistata in alcuni negozi di ortofrutta: immediatamente sono partiti i controlli e le indagini in merito, che hanno portato all'individuazione e al blocco dei lotti incriminati. Secondo le prime informazioni, si credeva che ad intossicare i soggetti fosse stata della mandragora.

Gli spinaci contaminati dallo stramonio

La mandragora è un'erba tossica, che in quel caso sarebbe finita per errore tra gli spinaci. In realtà, analisi più approfondite hanno smentito la prima versione. Come riferito da Antonio Limone, direttore dell'Istituto Zooprofilattico del Mezzogiorno, nel corso di un'audizione presso l'Osservatorio Regionale Sicurezza Alimentare della Commissione Regionale Agricoltura, Caccia, Pesca, Risorse Comunitarie e Statali per lo Sviluppo, ad intossicare i soggetti sarebbe stato dello stramonio e non la mandragora.

Le dichiarazioni di Antonio Limone

“Probabilmente una presenza di foglie di stramonio è finita negli spinaci e ha intossicato le persone. Noi abbiamo questo fenomeno per due motivi: la maggiore concentrazione di tossina nel vegetale, dovuta alla temperature a fuoco elevato, e la mancanza d'acqua, perché sono verdure molto tossiche", sono le dichiarazioni rilasciate da Antonio Limone ai microfoni del TgR Campania e riportate da Fanpage.it.

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Cos'è lo stramonio

Lo stramonio è una delle piante più velenosi presenti in Italia, ma è anche tra le più diffuse: cresce in pianura, in montagna, n ei terreni incolti ed è altamente infestante. Questa pianta è velenosa in ogni sua parte a causa di un'altissima concentrazione di alcaloidi: se assunta può risultare anche letale. I sintomi da intossicazione sono allucinazioni, deliri, convulsioni, disturbi gravi della vista, coma per anossia cerebrale.

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Biagio Romano

Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.