Regole più stringenti sull’utilizzo di farmaci che contengono efedrina, come gli spray nasali
Le persone che contraggono un raffreddore che causa la sensazione di naso tappato, spesso ricorrono all’utilizzo degli spray nasali. A tal proposito, come riferito da La Stampa, è scoppiato il caso dei farmaci che contengono efedrina. Si tratta di una sostanza contenuta anche negli spray nasali, ma anche nei brancodilatatori per l’asma. Su questi farmaci potrebbero arrivare norme più stringenti. Oggi, è previsto l’arrivo sul tavolo del Consiglio dei ministri di uno schema di DL che dovrebbe introdurre una stretta alle regole sull’uso e la sorveglianza proprio dell’efedrina, soprattutto per contrastare l’utilizzo illecito nelle produzioni di droghe. Ad anticipare la notizia è stato Il Messaggero: “Sul Testo unico stupefacenti l’Ue introdurrà una quarta categoria ai cosiddetti precursori di droghe”.
Dove viene usata l’efedrina
L’efedrina non viene utilizzata solo nei prodotti da banco atti a combattere raffreddore e asma, ma questo principio attivo, che ha una sorta di effetto psicoattivo, compare anche nel mercato delle droghe: in grosse dosi può essere un ingrediente per la produzione di sostanze stupefacenti, come la metamfetamina. Già da tempo è noto che l’efedrina ha effetti anche sul sistema nervoso centrale. In passato era anche usata come sostanza dopante nello sport, tant’è che se rilevata in quantità superiori a 10 microgrammi su un millilitro nelle urine. Non a caso, il Comitato olimpico internazionale, la considera doping.
Quali rischi si corrono
L’utilizzo a dosi elevate di sostanze a base di efedrina rischia di scatenare “stati d’ansia, confusione, irrequietezza, insonnia, stati psicotici”, è quanto ha riferito a Il Messaggero il professore Massimo Clerici, docente ordinario di Psichiatria dell’Università Bicocca di Milano. Ma i rischi, secondo l’esperto possono anche essere peggiori di quelli citati poc’anzi. Infatti grandi dosi a base di efedrina possono portare fibrillazione cardiaca, infarto e ictus. Il professore Clerici avverte che quei farmaci a base di efedrina vengono assunti con altre sostanze eccitanti, dal caffè alle anfetamine, si può andare in coma e arrivare addirittura alla morte.
Classe 1971, da oltre un decennio svolgo il lavoro di redattore web. Ho collaborato con molti siti ed essendo una persona poliedrica mi sono occupato di svariati argomenti, dall'astrologia alla salute, dalla politica al fisco, dalla tv allo sport. Ma mi diletto anche nella stesura di articoli di terremoti, astronomia, cronaca, tecnologie e lotterie. Adoro scrivere ma anche leggere.