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Steatosi, o fegato grasso: attenzione al sintomo presente nelle fasi iniziali

Fegato grasso: ecco quali sono i sintomi di questa malattia, chiamata steatosi. Le cause e il sintomo che compare nelle fasi iniziali

Steatosi, o fegato grasso: attenzione al sintomo presente nelle fasi iniziali
Fegato (Foto Wikimedia Commons)

Steatosi, o fegato grasso: attenzione al sintomo presente nelle fasi iniziali

L’accumulo di grassi nelle cellule del fegato è chiamata steatosi o fegato grasso. Una dieta troppo ricca di grassi o l’abuso di alcolici può portare a questa condizione. L’accumulo di grasso nel fegato spesso non dà sintomi, ma nel 10% dei pazienti può provocare infiammazione e  cirrosi, con danni permanenti all’organo e alla sua funzionalità. Nelle cellule del fegato c’è un accumulo anomalo di trigliceridi. Questa condizione compare generalmente tra i 40 e 60 anni di età, ma aumenta l’incidenza anche tra bambini e giovani, come riporta humanitas.it.

I sintomi

Nella maggior parte dei casi non si hanno sintomi e quindi è difficile scoprirla. Molti pazienti non scoprono la condizione fino a quando non si sottopongono, talvolta per altri motivi, a ecografia dell’addome. Nel 10% dei casi la steatosi epatica degenera in steatoepatite, caratterizzata da infiammazione e rischio di cirrosi. Nelle fasi iniziali la steatosi può causare un dolore nel lato destro superiore della pancia. Spesso è un dolore temporaneo e va approfondito. In genere e un dolore associato alla colecisti o a infiammazione del colon.

Le cause

La steatosi può essere dovuta a diversi fattori, come diete troppo ricche di grassi, consumo eccessivo di alcolici, elevati livelli di trigliceridi e colesterolo nel sangue, diabete di tipo II, anemia, uso di alcuni farmaci, squilibri ormonali, deficit di carnitina, carenza di Vitamina B12, digiuni prolungati e perdita di peso troppo rapida, attività fisica e sforzi eccessivi.

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I rischi

E’importante sottoporsi regolarmente a esami diagnostici per prevenire il rischio di danni permanenti al fegato soprattutto quando si soffre di diabete, colesterolo alto, sindrome dell’ovaio policistico, disturbi della tiroide, obesità oppure quando si segue un’alimentazione caratterizzata da troppi grassi. Per ridurre i rischi va seguita un’alimentazione povera di grassi. Si deve mangiare più frutta e verdura e pesce più volte alla settimana. Il consumo di alcolici va limitato. Uno stile di vita più sano e un’attività fisica regolare e moderata sono importanti.

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Valerio Fioretti

Sono un fisico, meteo appassionato e meteorologo, scrivo da anni notizie sul web. Sono esperto di argomenti che riguardano sport, calcio, salute, attualità, alpinismo, montagna e terremoti.

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