Matteo Bassetti, Direttore del reparto “Malattie Infettive” del Policlinico “San Martino” di Genova ha fatto luce sulla grave infezione
Cresce l’apprensione per lo streptococco carnivoro, l’infezione che sta prendendo piede in questo periodo e ha già colpito migliaia di persone: la sindrome da shock tossico streptococcico, nata in Giappone, è sbarcata anche in Italia e rischia di allargarsi a tanti altri Paesi del mondo. I suoi sintomi sono tremendi così come alta è la possibilità di perdere la vita a causa di tale virus. L’infettivologo Matteo Bassetti, Direttore del reparto “Malattie Infettive” del Policlinico “San Martino” di Genova, ha fatto luce sullo streptococco carnivoro per RaiNews.it.
La sindrome da streptococco carnivoro
“L’infezione da streptococco di gruppo A – ha spiegato Bassetti – è rara ma molto grave e può causare necrosi dei tessuti (per questa è chiamata ‘carnivora’ ndr). Essa si trasmette per contatto diretto con le secrezioni provenienti dalla gola o dal naso di individui infetti o con lesioni cutanee infette. Anche i portatori asintomatici possono trasmetterla, anche se l’infezione asintomatica è molto meno contagiosa”. “L’infezione invasiva – ha aggiunto lo scienziato – è una condizione grave, a volte pericolosa per la vita, in cui i batteri si disseminano nel corpo, ad esempio nel sangue, nei muscoli profondi, nel tessuto adiposo o nei polmoni“.
I sintomi
Lo streptococco “carnivoro” di gruppo A si manifesta con febbre, dolore intenso, forte gonfiore, arrossamento attorno ad eventuali ferite, capogiri, confusione, pressione bassa, rash cutaneo e dolore addominale. In presenza di anche solo uno di questi sintomi, che magari peggiorano invece di migliorare, si consiglia di recarsi immediatamente al Pronto Soccorso.
Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.