
Lavoro, stress e mancanza di sonno: quali collegamenti?
Il lavoro, lo sappiamo, può creare stress e nervosismo tra i lavoratori: orari impossibili, colleghi non collaboratovi e troppe consegne da fare in poco tempo. Il tutto può influire sulla salute più di quanto si immagini.
Cosa dice lo studio
A rivelare uno studio riguardante i possibili danni sulla salute dei problemi sul lavoro è stata la rivista European Journal of Preventive Cardiology: i soggetti ipertesi che non riescono a compensare lo stress lavorativo con le giuste ore di sonno, si legge su Repubblica, sono soggetti a un rischio di mortalità per malattie cardiovascolari più di due volte superiore rispetto a chi non è stresatto e gode di un sonno di buona qualità.
Un terzo dei lavoratori soffre di ipertensione
Lo stress e la mancanza di sonno, è ormai risaputo, hanno conseguenze da non sottovalutare sulla salute. Secondo alcuni studi, circa un terzo dei lavoratori soffre di ipertensione: stando a diverse ricerche, inoltre, i fattori psicosociali (tra cui lo stress al lavoro) fanno più male a persone con problemi cardiovascolari preesistenti che a soggetti sani.
Stress e mancanza di sonno, qual è l’effetto combinato?
L’ultimo studio, però, fa un ulteriore passo in avanti ed esamina l’effetto combinato di stress e insonnia su persone ipertese: il sonno, fa sapere Karl-Heinz Ladwig, esperto del German Research Centre for Environmental Health, è fondamentale per resettare il cervello e ricaricare il corpo. È per questo che un sonno di buona qualità aiuta a smaltire lo stress, anche quello accumulato sul lavoro. Spesso, però, insonnia e stress vanno a braccetto ed è stato scoperto che il loro effetto negativo diventa peggiore in soggetti ipertesi.
I numeri dello studio
Gli autori dello studio hanno monitorato per quasi 18 anni lo stato di salute di circa 2.000 lavoratori ipertesi tra i 25 e i 65 anni, correlandolo a stress sul posto di lavoro e qualità del sonno. Analizzando i dati, i ricercatori hanno osservato che i soggetti che riportavano un alto grado di stress sul posto di lavoro e una scarsa qualità del sonno avevano un rischio assoluto pari a 7,13 per 1.000 anni/persona (seguendo mille persone per un anno, 7,13 moriranno per problemi cardiovascolari), rispetto a un rischio di 3,05 anni/persona in soggetti senza stress e con buona qualità del sonno. Questa scoperta dovrebbe indurre i medici a tenere la guardia ancora più alta.
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