La sentenza del Tar, cosa cambia ora
Ormai da due anni fa il famigerato Covid-19 tiene in scacco il mondo intero, rivoluzionando l’esistenza di ognuno dalle fondamenta. Dopo mesi di lockdown, zone rosse, paure e tanti sacrifici da parte della popolazione, sono stati sperimentati dei vaccini che le istituzioni hanno imposto ai cittadini per far ripartire le attività, riaprendo scuole, palestre, teatri e cinema.
La sentenza
Molto si è detto e si è scritto sulla legittimità dell’obbligo vaccinale, tante polemiche sono state fatte da quelle categorie che, secondo legge, dovevano obbligatoriamente accettare di sottoporsi a tutte le dosi previste dal Ministero della Salute, pena la perdita del sacrosanto diritto al lavoro. Oggi arriva però una sentenza definitiva del Tar Lombardia che segna un punto a favore dei riottosi contro i vaccini sperimentali: il lavoratore sanitario che è sottoposto ad obbligo vaccinale anti-covid ha il diritto di ricevere informazioni dettagliate sul vaccino, anche mediante foglietti illustrativi del farmaco. Dunque con la sentenza n.246/2022 ha riconosciuto a due figure professionali che operano nel settore sanitario e obbligate al vaccino anti-covid, il diritto di richiedere le documentazioni inerenti ad esso alla ATS presso cui lavorano.
Le motivazioni della sentenza
Avere accesso a questi documenti, spiega il Tar, è utile infatti ad individuare eventuali condizioni cliniche che potrebbero essere reputate pericolose e a rischio per chi deve sottoporsi al vaccino anti-covid. Le due professioniste che si sono rivolte al Tar Lombardia, hanno deciso di agire proprio davanti al completo silenzio della ATS in seguito alle loro richieste di ricevere più informazioni dettagliate circa il vaccino cui erano obbligate a sottoporsi; le informazioni sarebbero servite loro al fine di prestare il proprio consenso informato per il trattamento sanitario, necessario per adempiere all’obbligo vaccinale imposto dall’articolo 4 del decreto legge del 1 aprile 2021. Il Tar Lombardia ha deciso, una volta valutate le richieste delle due professioniste sanitarie, di accogliere in parte il ricorso, consentendo loro di poter accedere ad una parte della documentazione.
Quali sono i documenti accessibili
I documenti accessibili riguardano nello specifico: le indicazioni fornite dalla regione Lombardia riguardo la somministrazione del vaccino; le linee guida e tutti i documenti che fanno riferimento ad eventuali elementi che potrebbero dispensare dall’obbligo vaccinale; al modulo integrale preposto alla raccolta del consenso informato circa la somministrazione del vaccino; i foglietti illustrativi dei vaccini. Il Tar Lombardia ha negato invece l’accesso a tutto il resto dei documenti di cui era stata fatta richiesta nel ricorso.
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