Tonno in scatola, scoppia lo scandalo mercurio: ecco cosa sta succedendo

Un’inchiesta recente, condotta dalle Ong ambientaliste Bloom e Foodwatch, ha rilevato livelli pericolosi di mercurio nel tonno in scatola

Tonno in scatola (Pixabay)
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Il caso è scoppiato dopo una ricerca condotta da due Ong, Bloom e Foodwatch: ecco tutti i dettagli

L'allarme lanciato dalla Ong Bloom sul tonno al mercurio, finalizzato alla richiesta di misure urgenti da parte delle autorità preposte, sta facendo in queste ore il giro del mondo, seminando il panico tra i consumatori. Fra le richieste che la Ong ha formulato, insieme a Foodwatch (un gruppo di interesse dedito alla protezione dei consumatori), vi è soprattutto quella di modificare i limiti relativi alla presenza di mercurio, abbassandoli in modo considerevole al fine di proteggere la salute dei consumatori.

I test che hanno svelato gli alti livelli di mercurio

Bloom ha sottoposto a test di laboratorio ben 148 lattine provenienti da cinque Paesi europei (Francia, Germania, Regno Unito, Spagna e Italia) al fine di verificarne in modo preciso la quantità di mercurio contenuta al suo interno. I risultati sono stati davvero sconvolgenti e avrebbero dimostrato che «il 100% delle lattine è contaminato da mercurio». Si è anche scoperto che in più del 50% delle lattine, il limite massimo fissato per altre specie ittiche come il pesce azzurro e il merluzzo, era stato abbondantemente superato. Tale limite è fissato in 0,3 mg/kg.

I limiti che fanno discutere

Secondo Bloom, l'attuale limite previsto dalle autorità preposte di 2,7 mg/Kg sarebbe “scandaloso”. In realtà il normale limite per il tonno fresco è di1 mg/kg, mentre viene aumentato a 2,7 mg/kg sul tonno in scatola perchè notoriamente il mercurio è più concentrato sul pesce disidratato. Questo limite, secondo l'atto di accusa di Bloom, sarebbe stato fissato non tenendo in considerazione la salute dei consumatori ma solo in “base al livello di contaminazione trovato nel tonno”.


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Cosa accadrà adesso?

La palla adesso passa al comitato tecnico della Commissione europea, lo ScoPaFF (Standing Committee on Plants, Animals, Food and Feed). Si tratta dello stesso comitato che ha fissato i limiti di mercurio nel pesce in scatola. Un ente che, a parere di Bloom, opererebbe in “totale opacità”.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.