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Tre regioni a rischio zona rossa dopo le festività: si tratta di Liguria, Calabria e Veneto | Ecco perché

In Liguria, Veneto e Calabria potrebbero entrare in vigore nuove restrizioni a partire dal 7 gennaio 2021: ecco la situazione

Tre regioni a rischio zona rossa dopo le festività: si tratta di Liguria, Calabria e Veneto | Ecco perché
Coronavirus, immagine repertorio - Foto Ansa.it

Tre regioni a rischio zona rossa dopo le festività: si tratta di Liguria, Calabria e Veneto | Ecco perché

Aria di maggiori restrizioni in Liguria, Calabria e Veneto: dal 7 gennaio 2021, queste regioni potrebbero finire in zona arancione o, addirittura, rossa. Alla luce dei nuovi dati sull’andamento della situazione coronavirus in Italia, pare che le raccomandazioni del Governo e il Decreto Natale non siano bastati ad arginare la pandemia in corso. Chiamata in causa la ressa per i regali di Natale, colpevole di aver favorito gli assembramenti e, di conseguenza, un incremento nel numero delle nuove infezioni. Il rialzo della curva epidemiologica, quindi, non sembra un rischio così remoto. ECCO COSA SUCCEDERÁ IN ITALIA A PARTIRE DAL 7 GENNAIO

REGIONI A RISCHIO, ZAIA SI RIMETTE ALLE INDICAZIONI DEL CTS

In base alle dichiarazioni rilasciate a Il Corriere del Veneto, il Presidente della Regione Luca Zaia è pronto anche all’eventualità di rimanere in area rossa dopo le festività. Ha affermato di volersi muovere secondo le decisioni del Governo, prese previo consulto con il Comitato Tecnico Scientifico, incaricato di elaborare tutte le misure per tutelare la sanità pubblica. IL PREMIER CONTE PROROGA LO STATO DI EMERGENZA

LA SITUAZIONE ATTUALE NELLE AREE PIÙ CRITICHE

In Veneto la situazione sembra essere sfuggita di mano: risultano circa 10000 nuove diagnosi in poco più di due giorni, mentre il numero dei morti rimane ancora molto alto. Ad aggravare il quadro si aggiunge un aumento dei ricoveri fra i reparti Pneumologia e Malattie infettive (8 in più), che non riesce a compensare i posti letto liberati in Terapia Intensiva (5 persone in meno). In altre parti d’Italia lo scenario non è certo più roseo: anche i dati di Liguria e Calabria sono poco confortanti. IL PROF. RICCIARDI CONTRO LA RIAPERTURA DELE SCUOLE: “RISCHIAMO DI RICHIUDERLE SUBITO”

NUOVI PROVVEDIMENTI ALLE PORTE

Le intenzioni sono buone, ma passare in zona rossa non sarà così semplice. Al fine di rendere effettive delle nuove limitazioni, infatti, occorrerà modificare (in tutto o in parte) i 21 parametri stabiliti dall’ISS per la classificazione del rischio Covid. In particolare, sarà necessario valutare un eventuale passaggio in zona arancione per Rt pari a 1 o a 1.1, oltre a un cambiamento del valore critico di riferimento per l’incidenza, portandola a 50 casi ogni 100000 abitanti. Ad ogni modo, il Governo propone delle alternative più soft: sono al vaglio nuove misure, tra cui la possibilità di istituire zone gialle “rinforzate” a livello nazionale. Al momento gli organi direttivi non hanno ancora stabilito niente di definitivo al riguardo, ma avrà luogo una riunione in data odierna. Non ci resta che attendere, quindi, i termini del D.L. 172/2020, risalente al 18 dicembre scorso.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.

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