Tre fattori importanti potrebbero segnare la stagione autunnal-invernale 2022/23: ecco cosa succederà e come proteggersi
Covid-19, influenza e Rsv: la combinazione di queste tre malattie darà vita alla cosiddetta triplendemia, un concentrato di virus pronto a mettere ko milioni di italiani e costringerli al letto. L’arrivo del primo freddo, che ovviamente aumenterà e durerà almeno fino a marzo, ha portato i primi casi di malanni come febbre, tosse, raffreddore e disturbi che andranno a mischiarsi con il Sars-Cov-2 (affatto sparito dalla circolazione, anzi…) e il virus respiratorio sinciziale tipico dei bambini. Ecco lo scenario che si prevede per i prossimi mesi, come riportato da IlMessaggero.it.
Cosa accadrà con la triplendemia
A generare problemi, come anticipato, sarà il mix tra tre fattori che non sono da considerare letali ma restano comunque fastidiosi da sostenere. Il Covid sta tornando alla ribalta con la variante Centaurus, ancor più contagiosa di Omicron e che rischia di inchiodare a casa tantissime persone da qui alla prima parte del 2023 (salvo lo sviluppo di ulteriori mutazioni del virus). A questo si aggiungono la consueta influenza stagionale, quest’anno arrivata prima e in maniera più aggressiva, e il virus respiratorio sinciziale che provoca bronchioliti o affezioni bronchiali nei bambini. Il risultato sarà un mare di contagi e bisogna fare ancor più attenzione, rimanendo in casa se si ha qualche problema e si rischia di infettare gli altri.
Come proteggersi
Aldilà delle ben note norme igienico-sanitarie da seguire e del buon senso di non uscire se si è malati, ci sarebbe una sola soluzione secondo i medici: vaccinarsi. Giovanni Maga, Direttore del Cnr di Pavia, ha infatti consigliato di “estendere la campagna vaccinale più possibile all’età pediatrica, sia contro Covid che contro influenza. Già a inizio pandemia si era visto che gli anziani a cui era stato somministrato il vaccino antinfluenzale avevano un organismo più protetto contro il virus Rsv. Anche agli adulti consiglierei di vaccinarsi contro influenza e Covid. E non solo da un punto di vista sanitario perché, oltre ai casi gravi che potrebbero aumentare con lo sviluppo di nuove varianti, si potrebbero dover affrontare costi sociali importanti come giorni di malattia per i lavoratori e i servizi compromessi. Quindi vacciniamoci, se si può contemporaneamente contro Covid e influenza”.
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Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.