Trombosi venosa, se stai avendo questi sintomi silenziosi puoi riconoscerla immediatamente. Ecco quali sono

La trombosi venosa risulta essere un’anomala coagulazione del sangue in una vena. Il Dottor Corrado Lodigiani spiega quali sono i sintomi

Trombosi venosa, se stai avendo questi sintomi silenziosi puoi riconoscerla immediatamente. Ecco quali sono. Fonte foto: wikipedia.org
1 di 3

Guarda la versione integrale sul sito >

Che cos’è la trombosi venosa?

Quando si fa riferimento alla trombosi venosa – come si legge su “Humanitas.it” – si parla di un’anomala coagulazione del sangue in una vena, in particolar modo a carico delle gambe. La coagulazione è un fenomeno assolutamente fondamentale per il nostro organismo, ma quando si verifica nel momento e nel punto sbagliato, il sangue va a formare un grumo, vale a dire un cosiddetto trombo. Successivamente, dunque, si crea la cosiddetta trombosi venosa che a sua volta può dare vita a delle gravi conseguenze, come ad esempio l’embolia polmonare.

Qual è la differenza tra trombosi venosa e arteriosa

Come si legge su “Fondazioneveronesi.it”, a seconda del tipo di vaso che viene colpito, si vanno a riscontrare due tipologie di trombosi: venosa e arteriosa. Se i trombi colpiscono le arterie, hanno una maggiore pericolosità in quanto bloccano l’arrivo dell’ossigeno al sangue, determinando la morte di alcune cellule: in questo modo, dunque, il paziente rischia di avere un infarto del miocardio, un ictus o un’ischemia periferica. Se, invece, i trombi coinvolgono le vene, allora il sangue viene frenato nel suo ritorno al cuore. La parte liquida del sangue, quindi, fuoriesce dal vaso e va a gonfiare i tessuti circostanti, fino a determinare un edema (in altre parole gonfiore degli arti).

Trombosi venosa, i sintomi: pesantezza e gonfiore

Quando si parla di trombosi venosa è molto importante porsi una domanda: quali sono i principali sintomi che ci consentono di riconoscerla? La risposta a tale quesito ci arriva dal Dottor Corrado Lodigiani, Responsabile del Centro Trombosi e Malattie Emorragiche in Humanitas, il quale – intervistato da “Corriere.it” – ha evidenziato quali sono i segnali che non vanno assolutamente sottovalutati. In primis è importante sottolineare come l’arto interessato da trombosi venosa diventi più pesante: per questo, dunque, chi ne viene colpito avverte un senso di pesantezza e spesso ciò si accompagna ad un aumento di volume dell’arto interessato. Le zone del corpo che hanno maggiori possibilità di essere colpite da trombosi venosa risultano essere braccia e gambe in quanto la stasi del sangue, quando ci si trova in posizione eretta, si va ad accumulare alle estremità per via della forza di gravità che agisce.


Guarda la versione integrale sul sito >

1 di 3
2 di 3

Guarda la versione integrale sul sito >

Trombosi venosa, altri sintomi: il dolore

Il Dottor Corrado Lodigiani, inoltre – intervistato da “Corriere.it” – ha sottolineato come oltre ai sintomi già elencati in precedenza, la trombosi venosa possa determinare anche una dolenzia di intensità diversa da caso a caso. Si tratta di un sintomo caratteristico, piuttosto simile ad un crampo, ad un dolore di natura articolare o muscolare che generalmente si va ad attribuire ad un trauma del quale non ci siamo accorti. Chi viene colpito da trombosi venosa, dunque, può avvertire un dolore che in alcuni casi può risultare lieve, mentre in altri forte, in altri ancora, invece – ma si tratta di casi rari – il dolore diventa insopportabile. Se il paziente ha a che fare con questo ultimo caso, allora significa che il trombo si è esteso in modo tale da provocare una compressione dell’arteria, con la conseguente riduzione dell’afflusso di sangue in periferia. Dunque, se si presenta una situazione di questo tipo, allora il rischio è quello che il paziente debba sottoporsi ad un intervento chirurgico allo scopo di evitare la necrosi dei tessuti.

Guarda la versione integrale sul sito >

2 di 3
3 di 3

Guarda la versione integrale sul sito >

Trombosi venosa, altri sintomi che non vanno sottovalutati

Va sottolineato come esistano anche altri sintomi di trombosi venosa che non vanno sottovalutati. In tal senso, come spiegato dal Dottor Lodigiani a “Corriere.it”, uno è costituito dalla pelle che si arrossa. Quest’ultima può assumere un colorito scuro-brunastro, collegato ad un senso di intenso calore. Inoltre, è importante sottolineare che i sintomi citati in questo articolo possono fare la loro comparsa in modo contemporaneo o meno, ma risulta fondamentale saperli riconoscere in tempo, senza sottovalutarli, in quanto la situazione che il paziente si trova a vivere può peggiorare in poco tempo: vale a dire in poche ore o giorni.

Guarda la versione integrale sul sito >

3 di 3


Nunzio Corrasco

Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.