Tumore ai polmoni, nuova arma per combatterlo
Nuove speranze nella lotta contro il tumore ai polmoni in stato avanzato. Dopo qualche decennio senza miglioramenti significativi, oggi c’è finalmente una nuova arma: si tratta, come riporta Greenme.it, dell’immunoterapia, cioè l’uso di anticorpi selettivi ad alta affinità.
Tumore ai polmoni, il 57% sopravvive con la nuova terapia
Gli oncologi già parlano di un grande risultato. Un nuovo farmaco, il durvalumab, ha dimostrato per la prima volta, come si legge su Tgcom24, di essere in grado di aumentare significativamente la sopravvivenza nei malati gravi: il 57% di essi, sottoposti a un approccio innovativo che ha come obiettivo quello di risvegliare il sistema immunitario per combattere le cellule cancerose, è vivo dopo tre anni. A riferirlo è stata la Società americana di oncologia clinica.
Tumore ai polmoni, in Italia 12mila casi ogni anno
La nuova immunoterapia si è dimostrata efficace contro la tipologia di carcinoma polmonare in stadio avanzato e non operabile: solo in Italia ci sono 12mila nuovi casi l’anno su un totale di 35mila casi. Oltre la metà dei pazienti è viva rispetto al 43,5% trattato con placebo. Lo studio, condotto in 235 centri di 26 Paesi, ha coinvolto 713 pazienti.
Tumore ai polmoni, tasso di sopravvivenza aumentato sensibilmente
I risultati della ricerca, secondo gli esperti, sono estremamente incoraggianti. Prima della disponibilità del farmaco, il tasso di sopravvivenza a cinque anni per questi pazienti si aggirava tra il 15 e il 30%. La sfida, purtroppo, non è ancora vinta: ad oggi, infatti, circa la metà dei pazienti non risponde ancora a questo nuovo approccio. Nei soli Paesi più industrializzati, nel 2015 i malati in fase avanzata di tumore al polmone erano circa 200.000: stiamo parlando di Cina, Francia, Germania, Italia, giappone, Spagna, Regno Unito e Stati Uniti.
Tumore al pancreas, la nuova terapia
Buone notizie, come si legge su Greenme.it, anche per quanto riguarda la lotta contro il tumore al pancreas: una nuova terapia, infatti, sembra essere in grado di aumentare il tasso di sopravvivenza nei pazienti affetti da questo tipo di cancro. Il farmaco in oggetto si chiama Olaparib e ha dimostrato una riduzione della progressione della malattia. Lo studio di fase tre è uno studio randomizzato in doppio cieco e controllato con placebo, condotto per valutare l’efficacia del farmaco come terapia di mantenimento.
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