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Tumore al cervello inoperabile, il padre di Thalia svela il primo sintomo: “Sentiva…”

Tumore al cervello inoperabile, il padre di una bambina di 10 anni svela qual è stato il primo sintomo avvertito dalla figlia.

Tumore al cervello inoperabile, il padre di Thalia svela il primo sintomo: “Sentiva…”
Tumore al cervello inoperabile, il padre di Thalia svela il primo sintomo Sentiva... (Foto Pixabay)

Tumore al cervello inoperabile, il padre di Thalia svela il primo sintomo: “Sentiva…”

I genitori di una bambina di 10 anni hanno fatto la triste scoperta che la loro figlia ha un tumore al cervello non operabile. L’hanno portata dal medico di base. La bambina è stata sottoposta a una valutazione neurologica. Mentre la famiglia aspettava i risultati, la figlia ha avuto problemi al braccio sinistro, al punto che non era in grado di vestirsi da sola. È stata portata in ospedale dove i test hanno rivelato un tumore. Leggi anche: Tumore ai polmoni, ecco uno dei primi insospettabili sintomi

Il primo sintomo

La bimba si chiama Thalia Fili Toseland. I suoi genitori non erano preoccupati quando la bambina gli ha detto che sentiva la sua mano sinistra “un po’ debole”. Era lo scorso febbraio, ma poi  i sintomi della studentessa di Sheffield sono peggiorati, come riporta ilmessaggero.it. La bambina perdeva progressivamente forza e controllo nella mano. In seguito ha anche iniziato ad accusare un problema simile con il piede sinistro.

Il racconto dei genitori

Inizialmente i genitori pensavano che fosse un’infiammazione o un’infezione che causava gonfiore del cervello. Lo ha spiegato il padre, Chris Toseland. Dopo alcuni approfondimenti però è stato scoperto che Thalia ha un tumore, un glioma pontino intrinseco diffuso (DIPG). E’ il secondo tipo più comune di tumore al cervello nei bambini, ma la chirurgia non è un’opzione praticabile perché causerebbe troppi danni al tessuto circostante. Tutto quello che si può fare è la radioterapia palliativa, per ridurre il tumore per un periodo di tempo.

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La malattia

La ricrescita del tumore porta di solito a un arresto completo della coordinazione motoria del bambino, privandolo della capacità di camminare, parlare, muoversi e deglutire. Il padre racconta che è già brutto sentirsi dire che tuo figlio ha il cancro, ma sentire che non c’è niente da fare è ancora più difficile da accettare.

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Valerio Fioretti

Sono un fisico, meteo appassionato e meteorologo, scrivo da anni notizie sul web. Sono esperto di argomenti che riguardano sport, calcio, salute, attualità, alpinismo, montagna e terremoti.

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