Tumore al colon retto, scoperto un nuovo fattore di rischio
Quando si parla di tumori in generale, e di tumore al colon retto in particolare, i principali fattori di rischio risultano sempre legati ad un’alimentazione scorretta, ad uno stile di vita sedentario, fumo, alcool, esposizione ad agenti chimici o fisici. Uno studio realizzato di recente, però – come riportato da “Pazienti.it” – ha stabilito una relazione piuttosto sorprendente: stare a lungo seduti davanti alla televisione può incrementare il rischio di sviluppare un tumore al colon-retto ad un età inferiore ai 50 anni.
Qual è la relazione tra la TV e il tumore al colon-retto tra i giovani?
Dunque, un recente studio pubblicato sulla rivista JNCI Cancer Spectrum ha evidenziato un collegamento tra un comportamento eccessivamente sedentario ed un rischio più elevato di tumore al colon in età giovanile. La responsabile non sarebbe direttamente la TV, quanto la sedentarietà con la quale spesso è collegata. Va chiarito, inoltre – come si legge su “Pazienti.it” – che il tumore al colon-retto in età giovanile è decisamente più aggressivo e solitamente, quando avviene la diagnosi, si trova in uno stato avanzato, con tassi di sopravvivenza più bassi.
La nuova scoperta aiuta ad individuare i soggetti a rischio
L’autore dello studio al quale stiamo facendo riferimento in questo articolo è il Dottor Yin Cao, professore presso il dipartimento di chirurgia alla Washington University School of Medicine di St. Louis, il quale ha sottolineato come tale scoperta possa consentire di individuare i soggetti ad alto rischio, identificabili attraverso lo stile di vita che conducono. Così facendo, dunque, tali soggetti potrebbero sottoporsi ad uno screening precoce, con la possibilità concreta di trarre dei benefici molto importanti.
Cosa c’è da sapere sul tumore al colon-retto?
Secondo quanto riportato da “Pazienti.it”, il tumore al colon-retto trae origine nel colon o nel retto che, insieme, vanno a formare la sezione finale dell’intestino. Attraverso l’ausilio di alcuni batteri il colon nelle sue funzioni normali si occupa di distruggere il cibo non digerito, estraendo da esso acqua e sali. Gli scarti, poi, si spostano nel retto che contiene tutti i rifiuti destinati ad essere evacuati sotto forma di feci. Nella maggior parte dei casi il tumore al colon-retto trae origine da piccole crescite o polipi che si vanno a formare nel rivestimento di questa parte terminale dell’intestino. Con il passare del tempo, a volte anche molti anni, tali piccole crescite o polipi possono trasformarsi in tumori (anche se non necessariamente tutti i polipi diventano cancerogeni). La misura con la quale il tumore si diffonde stabilisce la gravità del tumore stesso.
Tumore al colon-retto: lo stile di vita è fondamentale
Lo studio al quale abbiamo fatto riferimento in questo articolo sottolinea come sia assolutamente fondamentale mantenere uno stile di vita attivo. Come si legge su “Pazienti.it” infatti, la sedentarietà rappresenta un fattore di rischio per molte patologie di natura cronico degenerativa e, per questo motivo, è fortemente consigliabile modificare il proprio stile di vita. I ricercatori, inoltre, hanno concluso sottolineando la necessità di condurre ulteriori studi per individuare una spiegazione biologica dei loro risultati. Inoltre, risulta essere molto importante capire se i soggetti che trascorrono molto tempo seduti nel corso delle loro giornate possano effettivamente trarre dei benefici dalla realizzazione di uno screening più intenso.
Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.