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Tumore al fegato, questi sintomi silenziosi ti consentono di riconoscerlo subito. Ecco quali sono

Il cancro al fegato viene spesso definito come il “tumore silenzioso”. “Airc.it” ci spiega quali sono i primi sintomi per riconoscerlo

Tumore al fegato, questi sintomi silenziosi ti consentono di riconoscerlo subito. Ecco quali sono
Tumore al fegato, questi sintomi silenziosi ti consentono di riconoscerlo subito. Ecco quali sono. Fonte foto: pixabay.com

Che cos’è il fegato?

Quando si parla di fegato – come riportato da “Airc.it” – si fa riferimento al più grande organo del corpo umano, posizionato nella parte superiore destra dell’addome. Si tratta di un organo che si divide in due lobi, con il destro che risulta essere più grande, ed è fondamentale per mantenere un buono stato di salute: si occupa, infatti, di eliminare tutte le sostanze di scarto presenti nel sangue, oltre a produrre la bile ed altri enzimi che sono importanti nel processo di digestione. Il tumore al fegato è causato dalla diffusione incontrollata di cellule nello stesso organo.

Quanto è diffuso il tumore al fegato

Quando si fa riferimento al tumore al fegato e alla sua proliferazione – secondo quanto riportato da “Airc.it” – occorre sottolineare che quest’ultima varia molto a seconda della zona geografica: ad esempio risulta essere molto più diffuso in Asia rispetto a Stati Uniti ed Europa. Si tratta del sesto tumore più frequente nel mondo e rappresenta la seconda causa di morte per neoplasia. Nel nostro Paese, invece, è piuttosto raro: ogni anno, infatti, si stima che circa 8.900 uomini e 4000 donne soffrano di tumore primario al fegato. Risultano, invece, decisamente più frequenti i tumori secondari, vale a dire quelli nei quali le metastasi si diffondo anche al fegato, provenendo da altri organi.

Tumore al fegato, quali sono i sintomi?

Il tumore al fegato viene spesso definito come il “tumore silenzioso” perché soprattutto nelle fasi iniziali non dà alcun segno della sua presenza. Secondo quanto riportato da “Airc.it”, man mano che la malattia si diffonde iniziano a presentarsi i primi sintomi caratteristici, tra i quali occorre necessariamente sottolineare il dolore alla parte superiore dell’addome che si può irradiare anche alla schiena e alle spalle. A questo vanno aggiunti anche altri sintomi quali ad esempio l’ingrossamento del ventre, la perdita di peso e di appetito, un senso di nausea, vomito, sensazione di essere sazi, un senso di stanchezza, ittero, oltre ad una colorazione piuttosto scura delle urine, unita alla febbre. Si tratta, dunque, di sintomi poco specifici che spesso possono essere collegati anche ad altre malattie, ma in ogni caso è fondamentale riferirli al medico che poi sarà chiamato a fornire una valutazione più chiara.

Tumore al fegato, è possibile prevenirlo?

Spesso ci si domanda se esiste un modo per prevenire il tumore al fegato, ma in realtà – come si legge su “Airc.it” – non è possibile farlo, se non evitando comuni fattori di rischio quali ad esempio l’esposizione ai virus dell’epatite, il consumo di dosi eccessive di alcool, essere in condizione di sovrappeso o obesità. Coloro che presentano dei fattori di rischio piuttosto importanti – come ad esempio i pazienti che soffrono di malattie croniche al fegato o cirrosi – devono necessariamente sottoporsi a controlli medici, con ecografie periodiche finalizzate ad individuare in maniera precoce la formazione di tumori in modo da poter intervenire prontamente quando questi risultano essere curabili.

Tumore al fegato, come si cura?

Curare il tumore al fegato è molto complesso e lo si può fare in diversi modi. Per questo motivo – come riportato da “Airc.it” – risulta molto importante recarsi in diversi centri dalla provata esperienza in modo che la decisione terapeutica venga assunta con un approccio multidisciplinare, con il malato che deve essere informato e risultare parte attiva nelle decisioni che lo riguardano. Le possibilità di riuscita della cura sono strettamente legate allo stadio della malattia: chiaramente più il tumore è diagnosticato in una fase precoce, maggiori sono le probabilità che il paziente possa essere sottoposto ad un intervento chirurgico, favorendo una completa guarigione. Esistono poi anche degli approcci non chirurgici che in alcuni casi possono comunque svolgere un ruolo importante, rappresentando un freno alla malattia e impedendo che quest’ultima si diffonda, in modo tale da consentire al paziente di avere una qualità di vita accettabile. Va sottolineato, infine, come la decisione di un intervento di natura terapeutica sia legato a molteplici fattori quali ad esempio il numero di masse tumorali presenti, la loro posizione e il fatto che questi si siano già diffusi in altri organi o meno. Chiaramente a tutto ciò vanno aggiunte anche delle valutazioni legate allo stato di salute generale del paziente.

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Nunzio Corrasco

Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.

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