
Tumore al seno, aumenta il tasso di sopravvivenza grazie alla nuova terapia
Il tumore al seno fa meno paura grazie ad una nuova terapia mirata innovativa che utilizza il farmaco Ribociclib. Questa terapia, come si legge su LaPresse.it, migliora significativamente la sopravvivenza nel tumore della mammella: i tassi di sopravvivenza a 42 mesi in associazione alla terapia endocrina rispetto al 46% della sola terapia endocrina.
Lo studio presentato in queste ore
A dimostrare l’efficacia di questa nuova terapia è stato lo studio di fase III Monaleesa-7, che ha valutato il ribociclib in associazione alla terapia endocrina come trattamento iniziale rispetto alla sola terapia in donne pre- e per-menopausa con tumore al seno avanzativo o metastatico. I risultati saranno svelati al Congresso Annuale dell’American Society of Clinical Oncology (Asco) e pubblicati sul New England Journal of Medicine.
In Italia 37mila diagnosi di tumore della mammella metastatico
Queste le parole della professoressa Lucia Del Maestro, responsabile della Brest Unit dell’Irccs Ospedale Policlinico San Martino di Genova: “In Italia vivono più di 37mila donne con diagnosi di tumore della mammella metastatico. Di queste, 3.700 hanno tra i 40 e i 49 anni: si tratta di donne giovani, nel pieno della loro vita familiare e professionale. La malattia in questi casi ha un impatto profondo sull’intera famiglia. Da qui la necessità di opzioni terapeutiche innovative”.
Nuove speranze per le giovani pazienti
Lo studio offre quindi nuove speranze alle giovani pazienti: il nuovo trattamento è caratterizzato da un lato da un’efficacia superiore rispetto alle altre terapie, dall’altro da una bassa tossicità. È possibile così condurre una vita normale pur continuando le cure.
Italia protagonista. Cos’è il Ribociclib?
Ruolo da protagonista per l’Italia nel programma di ricerca clinica: circa 1.000 i pazienti del nostro Paese inclusi negli studi. Il Ribociclib è un inibitore selettivo delle chinasi ciclina-dipendenti, una nuova classe di farmaci che aiutano a rallentare la progressione del tumore.
Terapia efficace e a bassa tossicità
Questa nuova terapia, quindi, permetterà a molte più donne di ricevere in fase iniziale un trattamento efficace a bassa tossicità: sarà così possibile evitare, o comunque posticipare, l’eventuale ricorso alla chemioterapia. Queste le dichiarazioni di Sara Hurvitz, MD, Direttore Medico del Jonsson Comprehensive Cancer Center Clinical Research Unit e Direttore del Breast Cancer Clinical Trials Program all’Università della California: “Risultati importanti come questi sono ciò che desideriamo osservare in ogni studio clinico. Ottenere un miglioramento della sopravvivenza in una malattia non g uaribile come il tumore della mammella metastatico è veramente un eccezionale avanzamento per le pazienti”
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