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Tumore al seno, una terapia combinata sperimentata negli Usa ha dato esiti sorprendenti

La combinazione delle due molecole avrebbe dato effetti molto positivi anche nelle pazienti affette da metastasi cerebrali

Tumore al seno, una terapia combinata sperimentata negli Usa ha dato esiti sorprendenti
Sperimentato con successo un farmaco contro il tumore al seno (foto Pixabay)

L’associazione di due molecole ha dato risultati molto positivi contro il cancro al seno: i dettagli

Buone notizie giungono dall’America nell’ambito della lotta contro il tumore al seno. Sono state testate con efficacia alcune terapie innovativa elaborate dall’azienda americana, Seagen, da tempo impegnata nella sperimentazione di nuovi farmaci contro il cancro. L’esito dei test legati ad una combinazione di due molecole (il tucatinib e il trastuzumab) avrebbe dato un esito molto promettente nella terapia contro il cancro.

I risultati comunicati dall’azienda biotecnologica

L’associazione delle due molecole, come ha avuto modo di comunicare la stessa azienda farmaceutica, ha raggiunto l’endpoint primario di sopravvivenza libera da progressione in diverse pazienti alle quali era stato diagnosticato un carcinoma mammario HER-2 positivo metastatico. I carcinomi erano stati, in precedenza, trattati con trastuzumab e taxano.

Come è stato svolto lo studio

Lo studio che si trova ancora in fase III viene svolto su centinaia o migliaia di pazienti al fine di testare l’efficacia del farmaco, in maniera da verificare eventuali miglioramenti nelle terapie e nell’efficacia rispetto ai farmaci già in commercio. Viene valutato in maniera metodica il rapporto tra rischi e benefici. Si tratta di risultati molto incoraggianti come ha avuto modo di spievare Roger Dansey, il President of Research and Development and Chief Medical Officer di Seagen. CONTINUA A LEGGERE…

Gli effetti positivi sono stati rilevati anche nelle pazienti con metastasi cerebrali

Dansey ha spiegato che la combinazione delle due molecole avrebbe dato effetti molto positivi anche nelle pazienti affette da metastasi cerebrali. Adesso l’obiettivo dell’azienda biologica americana sarà quello di presentare i dati a un prossimo meeting di medici e di coinvolgere anche la FDA (Food and Drug Administration) per richiedere l’approvazione di questa nuova terapia. Il Tucatinib è un inibitore dell’enzima tirosin-chinasi, che agisce inibendo la fosforilazione di HER2 e HER3, un biomarcatore consolidato di esito negativo nei tumori gastrici, della mammella e del colon.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.

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