Tumore alla vescica: attenzione a questo strano sintomo. Ecco come riconoscerlo
Tumore alla vescica: attenzione a questo strano sintomo, ecco come riconoscerlo. In Italia ci sono 25000 nuovi casi
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Tumore alla vescica: attenzione a questo strano sintomo, ecco come riconoscerlo
Il Rapporto dell’Airtum, l'Associazione Italiana Registri Tumori, ha stimato più di 25mila nuovi casi di tumore alla vescica. Oltre 20mila diagnosi riguardano gli uomini. Scovare la malattia quando è nelle fasi iniziali è il momento in cui le cure sono più efficaci. Il tumore alla vescica è di tipo uroteliale nella maggior parte dei casi. Si sviluppa sull’urotelio, che rappresenta lo strato superficiale dell’organo, la cui funzione consiste nel contenere le urine prima che siano espulse, come riporta gazzettaactive. Leggi anche: Tumore dal rene penetra fino al cuore: Anna aveva ignorato questi sintomi
La causa principale
Le sostanze cancerogene che possono accumularsi nelle urine, restando a lungo a contatto con l’urotelio, possono dar luogo al tumore. La causa principale è il fumo di sigaretta, come nel caso del tumore al polmone. La probabilità di sviluppare questa neoplasia è superiore alla media anche per le persone che lavorano nelle industrie tessili, di coloranti, del cuoio e della gomma. Lo spiega il dottor Franco Gaboardi, primario dell’Unità Operativa di Urologia II dell’Irccs Ospedale San Raffaele di Milano.
Il sintomo caratteristico
Il sintomo caratteristico è l’ematuria, ovvero la presenza di sangue nelle urine. A volte sono associati anche problemi di minzionali, come la frequenza e l’urgenza di andare in bagno. Sono sintomi comuni ad altri disturbi molto diffusi, come la cistite e la prostatite. La situazione però andrebbe approfondita, perché si potrebbe essere in presenza di un tumore alla vescica, spiega il dottor Gaboardi. Sono utili un'ecografia dell’apparato urinario, una cistoscopia e anche altri esami.
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Le cure
Le cure dipendono anche dallo stadio della malattia e dal tipo. A seconda del tipo di neoplasia, la chirurgia può richiedere di essere combinata con cicli di chemioterapia, radioterapie e immunoterapia. La sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi varia in base al tipo di tumore e alla presenza o meno di metastasi, che sono soprattutto linfonodali. La sopravvivenza media presenta un valore che si attesta al 78,1% nelle donne e al 79,7% negli uomini.
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