Tumore cardiaco, il Dottor Carlo Cipolla spiega: "Se non scoperto presto può essere letale...". Ecco quali sono i sintomi
Cosa sono i tumori cardiaci, e il parere dell'esperto sui sintomi e sulla prevenzione.
Il tumore del cuore
Se parliamo di malattie cardiache, spesso associamo questa condizione ad infarti, ipertensione, ma è molto difficile che il pensiero venga rivolto alla presenza di un tumore. Tuttavia, anche in questo organo possono verificarsi tumori. Sappiamo che di recente Flavio Briatore è stato operato all'Ospedale San Raffaele di Milano a causa di un tumore benigno. Ma scopriamo che cosa sono questi tumori cardiaci.
In che cosa consistono i tumori cardiaci
I tumori cardiaci possono essere di tipo primitivo, ossia trovano la loro genesi dalla trasformazione delle cellule cardiache oppure sono di tipo metastatico, quindi, a seguito di un tumore comparso in altre parti del corpo. Come tutti i tumori, possono essere maligni e benigni, con gli ultimi molto più frequenti. Di fatto, si tratta di una malattia molto rara, visto che rappresentano lo 0,02% di tutti i tumori che colpiscono uomini e donne. Nel caso di Flavio Briatore si tratta di un mixoma, che rappresenta il principale tumore al cuore benigno, quasi la metà, infatti, dei tumori di questo tipo, spiegano gli esperti del Gemelli nel sito gemellicardiocenter.it. Nel 75% dei casi i mixomi si verificano nell'atrio sinistro e non producono metastasi, come invece accade per un tumore maligno. Nel caso del noto imprenditore l'intervento è stato poco invasivo, eseguito in toracotomia endoscopica, con circolazione extracorporea.
Cosa dice il dottor Carlo Cipolla sui sintomi
“Il mixoma è un tumore cardiaco benigno che nella stragrande maggioranza dei casi si forma all’interno dell’atrio di sinistra. Per il cardiologo è una grande sfida”, spiega al FattoQuotidiano.it il dottor Carlo Cipolla, Direttore Divisione di Cardioncologia e Second Opinion, Istituto Europeo di Oncologia di Milano. “Perché si forma e cresce rapidamente e contempla sintomi molto generici (palpitazioni, aritmie, respiro corto) o più spesso nessuno. Al contrario le possibili complicazioni (se non scoperto prestissimo) possono essere molto gravi – sincope, embolia polmonare, scompenso cardiaco fino alla morte improvvisa – o addirittura letali".
Il parere dell'esperto sulla prevenzione
Il dottor Cipolla ha un'altra opinione sulla diffusione di questi tumori: “La loro frequenza è di sicuro troppo sottostimata, come confermano alcuni studi. Quindi, l'unica arma è la prevenzione". In quale modo si possono evitare vista l'alta probabilità che compaiano in modo asintomatico? L'esperto risponde: “Si deve ricorrere periodicamente a un esame con ecocardiogramma che ne svela subito l’esistenza e le caratteristiche, nonché la operabilità. La combinazione dei due fattori citati, ossia frequente asintomaticità e conseguente mancata diagnosi in vita, nonché cause di morte che vengono attribuite a tutt’altro (aritmie, infarto, embolie, ictus cerebrale) impone l’esecuzione routinaria, sia nei giovani sportivi che negli adulti sopra i 40 anni, di un semplice ecocardiogramma almeno ogni 2 anni. Tra i tanti esami, spesso inutili, che si fanno per prevenzione questo è indispensabile".
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