Tumore testa-collo, il Professor Giovanni Succo avverte: "Attenzione a questi sintomi comuni che diventano sospetti se..."

La realtà dei tumori della testa e del collo spiegata dall’esperto Giovanni Succo: sintomi, cause e trattamenti

Emorragia cerebrale, attenzione a questo sintomo che compare all'improvviso: ecco quale. Fonte foto: pxhere.com
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I tumori della testa e del collo: un gruppo di patologie poco conosciuto ma rilevante secondo l’esperto Giovanni Succo

I tumori della testa e del collo comprendono diverse forme di neoplasie che si sviluppano tra le clavicole e la base del cranio, escludendo il cervello. Questi tumori colpiscono principalmente il cavo orale, la gola, la lingua, la laringe e le ghiandole salivari, oltre alla tiroide. Secondo Giovanni Succo, presidente dell’Associazione Italiana di Oncologia Cervico-Cefalica (Aiocc), questi tumori sono considerati rari poiché nessuno supera i 6 casi ogni 100.000 abitanti. Tuttavia, cumulativamente, rappresentano il sesto-settimo cancro maligno più comune in Italia, con circa 10.000 nuovi casi all'anno, colpendo principalmente gli uomini.

Sintomi sospetti che richiedono attenzione

I sintomi dei tumori della testa e del collo possono essere facilmente confusi con comuni infiammazioni, rendendo la diagnosi precoce una sfida. Tra i segnali più comuni ci sono il mal di gola, il dolore alla bocca, l'ingrossamento delle ghiandole del collo, l’abbassamento della voce, l’epistassi e le gengive sanguinanti. Questi sintomi sono spesso trascurati e se persistono per più di tre settimane è fondamentale consultare uno specialista, come un otorinolaringoiatra, un chirurgo maxillo-facciale o un dentista. La campagna “Uno x tre" promossa da Succo sottolinea l'importanza di non ignorare sintomi persistenti.

Cause principali e trattamenti disponibili

I fattori di rischio principali per questi tumori sono il fumo e l'alcol, specialmente se combinati. Recentemente anche infezioni virali come l’HPV e il virus Epstein-Barr sono state riconosciute come cause significative. Per quanto riguarda il trattamento, la chirurgia è spesso la prima opzione, soprattutto nelle fasi iniziali del tumore. Nei casi più avanzati, si ricorre a un approccio multimodale che include chirurgia, radioterapia e chemioterapia. La sopravvivenza varia: se diagnosticato precocemente, il tasso di sopravvivenza a cinque anni è del 90%, ma scende al 50% in caso di diagnosi tardiva.


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Marco Reda

Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.