Tumori, una modifica del Dna permette di combatterli: lo studio
Secondo un nuovo studio è possibile combattere i tumori "modificando" il Dna dei pazienti: i risultati
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Tumori, una modifica del Dna permette di combatterli: lo studio
Combattere i tumori modificando il Dna? Presto potrebbe essere possibile grazie alla tecnica Crispr. Come si legge su Ansa.it, questa tecnica sta aprendo una serie di strade per la cura di diverse malattie, anche con ottimi risultati, e sembra essere promettente anche contro i tumori.
Il test fa ben sperare ma i dati sono preliminari
I dati, anche se estremamente preliminari, fanno ben sperare: per ora il test è stato condotto su tre pazienti e il metodo è stato usato per caricare il sistema immunitario e renderlo più aggressivo contro mieloma e sarcoma, due tipi di neoplasie.
Tumori, i pazienti coinvolti
Lo studio è stato effettuato dai ricercatori dell’università della Pennsylvania, che lo presenteranno al prossimo meeting della American Society of Hematology. Due dei tre pazienti avevano un mieloma multiplo, tumore del sangue, mentre l’altro un sarcoma, tutti in stadio avanzato.
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Come funziona il trattamento?
Per dirla in parole molto povere, questo trattamento effettua una sorta di “taglia e incolla” del Dna: i ricercatori, infatti, hanno estratto le cellule T del sistema immunitario dei pazienti e le hanno appunto trattate con il Crispr per spegnere i tre geni e rendere più aggressiva la risposta al tumore. Un’ulteriore modifica del Dna, fatta però in maniera traduzionale, ha poi indirizzato le cellule verso quelle tumorali. 100 milioni di queste cellule modificate sono state infuse ai tre pazienti, seguiti al massimo fino a 6 mesi.
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Le parole dell'autore dello studio
Queste le parole di Edward Stadtmauer, autore principale dello studio: “La buona notizia è che i pazienti sono ancora vivi. Finora la migliore risposte che abbiamo visto è che le malattie si sono stabilizzate. Le cellule si stanno comportando come speravamo e non abbiamo visto significativi effetti collaterale. Speriamo sia l’inizio di una nuova generazione di cellule ingegnerizzate in grado di aiutare in molte malattie e molti tumori differenti”.
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I prossimi step
Ma è solo l’inizio. Il prossimo passo sarà aumentare il numero di partecipanti al test e portarlo almeno a 18. Per quanto riguarda i tumori, diversi gruppi cinesi sono già al lavoro sulla sperimentazione, ma i risultati non sono stati ancora resi noti. Negli Stati Uniti è partito il reclutamento di pazienti per un test su un tipo di linfoma, mentre in Germania è iniziata un anno fa una sperimentazione che utilizza la tecnica per la cura della talassemia.
Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.
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