Grazie al test Galleri sarà possibile rilevare con largo anticipo la presenza di 50 tumori nel sangue
Grazie ad un test del sangue molto evoluto, chiamato Galleri, sarà possibile diagnosticare con largo anticipo ben 50 tumori che spesso non vengono rilevati nella fase di esordio. Il test offre uno sguardo promettente verso il futuro, quando nuovi tipi di screening multi-cancro potrebbero riuscire precocemente a smascherare la presenza di un focolaio tumorale. Negli Usa sono già disponibili alcuni screening del sangue in grado di individuare ben quattro tipi di tumore (colon-rettale, polmonare, mammario e cervicale). Da leggere anche Covid, via libera alla terza dose di vaccino per contrastare la variante Delta nel Regno Unito
In commercio già altri test negli Usa
Il test Galleri multi-cancro, che la Mayo Clinic ha ritenuto essere davvero “innovativo”, ha lo scopo di integrare i test di screening del cancro esistenti. E’ già stato messo in commercio negli Usa e potrà essere ordinato dagli operatori sanitari per i pazienti di età pari o superiore a 50 anni o per coloro che sono a rischio di cancro. Ma probabilmente passeranno alcuni anni prima che Galleri potrà rappresentare uno strumento diagnostico assolutamente attendibile.
L’approvazione è rimandata al 2023
Va precisato che il test non è stato ancora approvato dalla Food and Drug Administration, anche se si prevede che possa ottenere la piena approvazione già nel 2023. Il test, ovviamente, dovrà essere perfezionato e migliorato. Il servizio sanitario nazionale inglese sta effettuando uno studio pilota su Galleri che dovrebbe prendere il via questo autunno. I primi risultati dovrebbero arrivare già nel 2023. I risultati dei primi studi su Galleri sono stati pubblicati su Annals of Oncology, una rivista peer-reviewed. CONTINUA A LEGGERE…
I risultati dei test
I risultati degli studi in questione hanno evidenziato come lo screening Galleri sia stato in grado di rilevare correttamente il cancro nel 51,5% dei casi e ha un tasso di falsi positivi molto basso. Nei casi in cui è stato rilevato il cancro, il test potrebbe identificare, nell’88,7% delle volte, la sua collocazione nel corpo umano. Per realizzare questo test è stato impiegato un algoritmo di apprendimento automatico che riconosce i modelli. Il test opera rilevando segnali nel sangue che possono essere associati al cancro, in particolare il DNA prodotto dai tumori, che può mostrare modelli anormali di cambiamento chimico.
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