Una classe di farmaci prescritti per l'ipertensione potrebbe risultare fortemente nociva
Ipertensione, una classe di farmaci potrebbe avere degli effetti collaterali gravi e causare ictus e problemi cardiaci: i risultati di uno studio
Guarda la versione integrale sul sito >
Una classe di farmaci generalmente prescritta per curare l'Ipertensione aumenterebbe il rischio di patologie cardiache e ictus secondo una ricerca
Qual è la giusta terapie e quali sono le giuste linee guida per trattare efficacemente l'ipertensione? Oggi si conoscono cinque classi di farmaci adatte a contrastare gli effetti della pressione sanguigna alta ma secondo una ricerca effettuata dal dipartimento di biostatistica dell'Università della California a Los Angeles, alcune di queste scelte terapeutiche oggi attuate nascondono diverse insidie. Trattandosi di studi clinici randomizzati con un numero insufficiente di partecipanti, molti di questi trattamenti consigliati non sono sufficientemente provati.
Come sono stati condotti gli studi
Gli studi osservazionali che a volte vengono utilizzati per colmare eventuali lacune di conoscenza avrebbero dei preconcetti e dei limiti. Il dott. Marc Suchard e la sua equipe di scienziati hanno usato un enorme mole di dati statistici e un metodo unicamente affidabile per generare e analizzare prove su larga scala al fine di valutare l'efficacia delle opzioni di trattamento dell'ipertensione pubblicando su The Lancet i risultati di questi studi.
Le parole del dottor Hripcsak della Columbia University
Il co-autore dello studio Dr. George Hripcsak, che è presidente del Dipartimento di Informatica biomedica della Columbia University, a New York, ha spiegato ulteriormente le ragioni alla base di questa ricerca. “Gli studi clinici randomizzati – ha dichiarato Hripcsak – dimostrano l'efficacia e la sicurezza di un farmaco in una popolazione di pazienti molto limitata, ma non sono bravi a fare confronti tra più classi di farmaci in un diverso gruppo di pazienti. Le riviste e gli autori tendono a pubblicare studi che producono risultati entusiasmanti, e i ricercatori possono persino selezionare metodi analitici più adatti a ottenere i risultati che si adattano alle loro ipotesi“.
Guarda la versione integrale sul sito >
I limiti degli Ace-Inibitori
Per ovviare a questi limiti, i ricercatori californiani hanno usato un metodo sviluppato per correggere e prevenire i pregiudizi degli studi osservazionali. Le osservazioni sono state effettuate su larga scala attraverso una rete di database che ha fornito un quadro sistematico in grado di generare in modo riproducibile delle prove, applicando analisi avanzate attraverso una rete di database molto vasta. Attraverso questi studi è stato provato che gli ACE-inibitori non sono efficaci come altri farmaci Nel nuovo studio, sono stati osservati i dati relativi a 4,9 milioni di persone in quattro diversi paesi che avevano appena iniziato a prendere un farmaco per la pressione alta.
Per studiarne gli effetti è stato applicato un algoritmo
Mediante l'applicazione di un algoritmo denominato Legend e tenuto conto di circa 60.000 variabili, i ricercatori hanno identificato diversi casi di infarti, ricoveri per insufficienza cardiaca, ictus e un elevato numero di effetti collaterali dei farmaci di ipertensione di prima linea. Lo studio ha rivelato che gli inibitori dell'enzima di conversione dell'angiotensina (ACE), che sono i farmaci di prima linea più comunemente prescritti, hanno avuto più effetti collaterali dei diuretici tiazidici, una classe di farmaci prescritta con minore frequenza.
Guarda la versione integrale sul sito >
I diuretici tiazidici avrebbero degli effetti collaterali inferiori
E' stato osservato come i medici hanno prescritto ACE-inibitori il 48% delle volte, mentre i medici hanno prescritto i diuretici tiazidici come prima linea di trattamento soltanto al 17% delle persone con ipertensione di nuova diagnosi. Ciononostante, è stata appurata una riduzione del 15% di ricoveri per insufficienza cardiaca o ictus, per coloro che assumono diuretici tiazidici. Inoltre, gli ACE-inibitori hanno causato tassi più elevati di 19 effetti collaterali, rispetto ad altri trattamenti indicati per curare questa patologia. Gli autori hanno stimato che 3.100 eventi cardiovascolari avversi si sarebbero potuti prevenire se i medici avessero prescritto diuretici tiazidici anziché ACE-inibitori.
Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.
Ipertensione, se mangi questi alimenti puoi combatterla a tavola
20 Febbraio 2024 | ore 20:48
Ipertensione, questi sintomi non vanno sottovalutati: possono indicare che la tua pressione è alta
21 Agosto 2023 | ore 14:21
Ipertensione e caldo record, il cardiologo avverte: ecco i tre cibi da evitare
17 Luglio 2023 | ore 18:50
Pressione alta, ecco quando bisogna preoccuparsi: sintomi e conseguenze
11 Luglio 2023 | ore 20:59