Una polmonite misteriosa ha ucciso 3 persone in Argentina e non si tratta di Covid.
Tre persone sono morte a causa di una polmonite misteriosa in Argentina. Non si tratta di Covid. Il decesso è avvenuto in una clinica privata. Tre morti a causa di una polmonite di origine sconosciuta. Sono 9 le persone a cui è stata diagnosticata. Lo fa sapere Luis Medina Ruiz, ministro della Salute della provincia argentina di Tucuman. Il ministro comunica che i pazienti hanno una grave condizione respiratoria con polmonite bilaterale e compromissione delle radiografie molto simili al Coronavirus, come riporta open.online. Ma non si tratta di Covid.
La polmonite misteriosa
Non si tratterebbe nemmeno di influenza e Hantavirus. I pazienti sono stati sottoposti a test per più di 30 possibili cause ed i risultati sono in analisi all’Istituto Malbran di Buenos Aires. Il centro sanitario di Tucuman è stato isolato per precauzione. A Buenos Aires si stanno analizzando i test sui pazienti per cercare di capire l’origine di questa infezione. I contagiati in totale sarebero 9.
Contagiate 9 persone
Le persone contagiate (9) sono tutte nello stesso centro sanitario e 8 di questi fanno parte del personale sanitario. Un’infermiera di 45 anni e un medico di 68 anni hanno perso la vita. La terza vittima, invece, è una donna di 70 anni che era stata appena operata alla cistifellea. I primi pazienti avrebbero sviluppato sintomi tra il 18 e il 22 agosto e secondo il ministro Ruiz potrebbe essere proprio la 70enne la ‘paziente zero’. Non ci sarebbe però ancora nessuna prova di trasmissione da persona a persona.
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Le ipotesi
Le autorità sanitarie stanno analizzando anche l’impianto idrico della struttura, oltre all’unità di condizionamento dell’aria, per determinare se queste polmoniti hanno origine tossica oppure ambientale. Al momento il batterio della legionella resta il principale indiziato, poiché potrebbe essersi accumulato nel condotto d’areazione. Il Telegraph fa sapere che il team di intelligence sulle epidemie del Centro europeo per il controllo delle malattie sta monitorando il gruppo di casi già da qualche giorno e anche l’Oms è a conoscenza della situazione.
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