Uova contaminate in commercio, è allarme in tutta la nazione: ecco cosa potrebbe accadere
La gravissima misura che sta impedendo il consumo di uova scaturisce da una analisi della materia prima che ha evidenziato la preoccupante contaminazione
L'allerta per ora è circoscritto solo nei 410 comuni che si trovano nella regione parigina, ma potrebbe essere esteso anche altrove
E' allarme in tutta la Francia dopo che in 410 comuni è stata diramata l'allerta per la presenza in commercio di uova contaminate. L'allarme riguarda nello specifico la regione parigina dell’Ile de France ma potrebbe ben presto allargarsi coinvolgendo anche città e paesi confinanti. Al momento solo in 410 comuni è stato vietato il consumo di uova prodotte da allevamenti domestici per via dell'elevata soglia di sostanze inquinanti e tossiche. A riferire questa notizia è stato il quotidiano “Le Parisien”che ha ripreso l'allerta lanciata dall'Agenzia sanitaria regionale (Ars).
I motivi dell'allerta
La gravissima misura che sta impedendo il consumo di uova scaturisce da una analisi della materia prima che ha evidenziato la contaminazione “con “inquinanti organici persistenti nei terreni e nelle uova di galline da allevamenti domestici". La responsabilità di tale inquinamento sarebbe da addebitare all'inceneritore di rifiuti di Ivry-sur-Seine. Sarebbero state trovate tracce di diossine, furani, policlorobifenili e perfluoroalchiliche, sopra la soglia.
I pericoli evidenziati dagli scienziati
Al momento le restrizioni sono circoscritte all'agglomerato di Parigi, coinvolgendo anche città limitrofe come Seine-Saint-Denis, Hauts-de-Seine eVal-de-Marne. La presenza di questi inquinanti, secondo gli scienziati, avrebbe un grave impatto sul sistema endocrino e potrebbe incidere considerevolmente anche sullo sviluppo delle funzioni riproduttive e immunitarie.
Chi rischia di più
Il rischio sanitario sarebbe molto concreto e preoccupante soprattutto per i bambini e le donne in gravidanza o che stanno allattando. Gli esperti hanno sconsigliato il consumo frequente di uova provenienti da allevamenti domestici, invitando a consumarli non più di una volta a settimana. Sarebbe del tutto da evitare nei bambini e nelle donne in gravidanza.
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