Utilizzi troppo il pc o lo smartphone? Attenzione alle maculopatie. Scopri subito come evitarle

Le radiazioni della luce blu che arrivano dagli smartphone, dai pc o dai tablet possono provocare le maculopatie. “Pazienti.it” ci spiega come è possibile proteggersi dalle radiazioni

Utilizzi troppo il pc o lo smartphone? Attenzione alle maculopatie. Scopri subito come evitarle. Fonte foto: pixabay.com
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Attenzione alle pericolose radiazioni blu

Tutti noi nella vita quotidiana siamo soliti navigare sul web o sui social con gli smartphone o giocare con delle applicazioni, guardare delle serie tv in streaming sui nostri tablet, leggere degli ebook, oppure riguardare delle foto di vacanze passate che abbiamo salvato sul pc. Tutte queste attività, però – secondo quanto riportato da “Pazienti.it" – espongono i nostri occhi alle pericolose radiazioni blu che, con il trascorrere del tempo, possono arrivare addirittura a danneggiare la retina, determinando lo sviluppo di patologie oculari che generalmente risultano essere tipicamente senili: tra queste non si può fare a meno di citare le maculopatie.

Le radiazioni blu favoriscono le maculopatie: la conferma arriva da uno studio

Dunque, come riportato da “Pazienti.it”, esporre i nostri occhi per troppo tempo alle pericolose radiazioni della luce blu può arrivare a danneggiare la retina, provocando patologie come le maculopatie. La conferma arriva da uno studio condotto dai ricercatori di Toledo e pubblicato sulla rivista “Scientific Reports” che chiarisce come la perdita irreversibile delle cellule retiniche sia determinata anche dalle radiazioni elettromagnetiche visibili di colore blu.

Che cos'è la maculopatia?

Le maculopatie sono delle patologie che vanno ad interessare la retina e – stando a quanto riportato da “Pazienti.it” – sono caratterizzate dal danneggiamento della parte centrale della stessa (macula) che a sua volta provoca una progressiva compromissione della visione centrale. I primi campanelli d’allarme che devono farci preoccupare sono rappresentati dalla visione di oggetti deformati o rimpiccioliti, oppure dalla presenza di una macchia di mancata visione centrale. In base allo studio condotto dal gruppo del Dottor Karunarathne, nel momento in cui la luce blu va a colpire il nostro occhio, non viene né bloccata né riflessa dalla cornea, ma va a penetrare il cristallino, colpendo la retina. Alla lunga, dunque, si tratta di un danno assolutamente irreversibile.


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Quali sono i danni causati dalla luce blu?

Secondo quanto riportato da “Pazienti.it”, l’esposizione alla luce blu può determinare danni sia a breve che a medio/lungo termine. Tra i principali effetti si segnalano rossore e irritazione agli occhi, secchezza, astenopia (vale a dire offuscamento visivo), insonnia e mal di testa a causa dell’affaticamento dell’occhio. Inoltre, se facciamo riferimento al medio e lungo periodo, allora la luce blu può anche causare una riduzione dei fotocettori della macula (la parte centrale della retina) che poi provoca le maculopatie.

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Come proteggersi dalla luce blu?

Esistono alcuni modi per proteggersi dalla luce blu e tra questi – come riportato da “Pazienti.it” – vi è sicuramente quello di limitare il più possibile l’uso di dispositivi tecnologici che solitamente si utilizzano ogni giorno, soprattutto al buio. Inoltre, risulta molto importante procurarsi degli occhiali specifici per la luce blu che siano in grado di schermare le lunghezze d’onda più dannose. Possono rivelarsi ottimi anche gli integratori di luteina o zeaxantina. In ottica futura, invece, si sta lavorando per realizzare dei colliri filtranti, capaci di preservare gli occhi dalle radiazioni della luce blu.

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Nunzio Corrasco

Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.