Vaccini, 30 mila casi di problemi al ciclo mestruale in GB, gli esperti ammettono: "Possibile il nesso.."

Ben trentamila donne nel Regno Unito hanno segnalato dei disturbi anche seri alla regolarità del ciclo mestruale dopo il vaccino

Cicli mestruali (foto: Pixabay)
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Un editoriale scritto da una nota immunologa ha messo in risalto una seria reazione avversa manifestata da 30 mila donne nel Regno Unito

Il cambiamento del ciclo mestruale è uno dei sintomi ricorrenti post-vaccinazione anti-Covid. Sono oltre 30 mila, solo nel Regno Unito, le donne che dopo l'inoculazione hanno accusato degli stravolgimenti nel proprio ciclo mestruale, in base ai dati che emergono dal programma di sorveglianza dell'Agenzia del farmaco Mhra in cui vengono segnalate le reazioni avverse ai farmaci (dato al 2 settembre 2021). Da leggere anche Green Pass e Tamponi rapidi, Pregliasco e Ricciardi ammettono: “Non sono attendibili al 100%"

L'intervento della dottoressa Victoria Male

Numeri che non possono passare inosservati come ha avuto modo di sottolineare anche la docente di immunologia riproduttiva, Victoria Male, in un proprio intervento pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica, British Medical Journal. Nel suo editoriale l'esperta ha parlato di “un collegamento plausibile” che “dovrebbe essere studiato". La dottoressa Male è anche un'esperta del Dipartimento di Metabolismo, Digestione e Riproduzione dell'Imperial College London.

Le casa farmaceutiche tacciono questa preoccupante reazione avversa

Il dato più eclatante che emerge è che tra le reazioni collaterali comuni della vaccinazione elencate dall'Agenzia del farmaco, ci sono alcuni effetti meno gravi come il semplice dolore al braccio, la febbre e l'affaticamento, ma nulla si menziona per quanto concerne le mestruazioni. Eppure sono tante le donne che hanno accusato interruzioni del ciclo, così come nulla viene segnalato per quanto concerne le emorragie vaginali inattese. Sono sempre di più le donne che hanno sperimentato eventi avversi di questo tipo subito dopo l'inoculazione. Una statistica preoccupante che non può essere sottaciuta. CONTINUA A LEGGERE…


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Stanziati fondi per approfondire le ricerche

Sebbene al momento non vi siano evidenze scientifiche che dimostrino una incidenza sulle gravidanze, la dottoressa Male ha sottolineato l'importanza di studiare questi casi in maniera più approfondita, migliorando anche gli strumenti per la raccolta dei dati che attualmente non sono sufficienti o sono poco organizzati. “Sono necessari approcci meglio attrezzati per confrontare i tassi di variazione mestruale nelle popolazioni vaccinate rispetto a quelle non vaccinate”. La stessa esperta ha comunque chiarito che sono già stati messi a disposizione dei fondi da parte del National Institutes of Health degli Stati Uniti per “incoraggiare questa ricerca”.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.