Il direttore dell’Aifa, Nicola Magrini, ha parlato dell’ipotesi della quarta dose vaccinale: ecco cosa ha detto nell’intervista
Non ci libereremo facilmente dell’onere di doverci sottoporre periodicamente al vaccino anti-Covid. A confermarlo è stato lo stesso Nicola Magrini, il direttore dell’Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco) che in un intervista ha caldeggiato l’idea di un richiamo annuale. Insomma, no alla quarta dose, ma si al richiamo periodico. Secondo il direttore dell’Aifa, gli effetti del vaccino sarebbero stati benefici e per questo motivo la campagna vaccinale potrebbe proseguire ancora per diversi anni. Da leggere anche Allerta farmaci,l’Aifa lancia l’allerta sui rischi epatici legati all’uso di un farmaco
I rischi legati alla quarta dose
Ovviamente non tutti dovranno sottoporsi alla vaccinazione in maniera indiscriminata. Lo stesso varrà anche per la quarta dose che sarà riservata solo ai pazienti più fragili. Diversi studi scientifici hanno dimostrato come la quarta dose potrebbe essere controproducente, almeno per quanto concerne la produzione di anticorpi, soprattutto se le dosi sono somministrate in un arco di tempo molto ridotto.
Nei prossimi giorni arriveranno indicazioni più chiari
Ecco la ragione per cui il richiamo annuale potrebbe rappresentare la migliore delle soluzioni. «Come indirizzo generale – ha spiegato Magrini nel corso di una intervista – dovremo fare un vaccino contro il Covid ogni anno. Del resto questa è la prima campagna di vaccinazione di massa a livello mondiale». Se l’esigenza di rivaccinarsi riguarderà tutti o solo una parte, lo sapremo solo nei prossimi mesi, quando ulteriori studi ne confermeranno la sicurezza o meno. CONTINUA A LEGGERE..
La tesi di Abrignani
L’intervista a Magrini si è svolta a margine della XX Conferenza nazionale sulla farmaceutica, che si è svolta a Catania. La quarta dose, quasi certamente, riguarderà soltanto i soggetti fragili, mentre per la maggior parte dei cittadini, la prospettiva è quella di un richiamo periodico, anche se ancora non vi sono conferme in merito. La tesi della somministrazione della quarta dose di vaccino ai più fragili, è stata anche condivisa da Sergio Abrignani, membro del Comitato tecnico scientifico per l’emergenza coronavirus, secondo il quale l’ulteriore dose riguarderà immunodepressi o dializzati. “Per loro – ha spiegato Abrignani – si spera con la quarta dose di indurre almeno una protezione di breve termine”.
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