Mentre il virus continua a diffondersi rapidamente, l’impatto dei vaccini sembra scemare sempre di più
La nuova variante Omicron ha fatto lievitare i contagi, tanto da prospettare una nuova ondata di infezioni per questa estate. Nonostante la campagna vaccinale abbia interessato la quasi totalità della popolazione il virus continua a dilagare e a contagiare sempre più persone. Alla base di questa nuova impennata di casi vi è sicuramente la voglia di socialità, che complice il caldo e il ripristino di molti eventi quali concerti e manifestazioni sportive, ha portato a molteplici aggregazioni e assembramenti soprattutto per quanto riguarda le fasce di età dei più giovani.
La scarsa efficacia dei vaccini contro le nuove varianti
La campagna vaccinale ha quindi fallito il suo scopo? I vaccini non hanno portato nessun beneficio? Questo non è possibile affermarlo senza dati specifici che potremo avere solo nel lungo termine, ma è certo che contro questa nuova variante il vaccino abbia un’efficacia più bassa, soprattutto nella fascia pediatrica. Uno studio dell’Istituto Superiore della Sanità pubblicato su The Lancet, descrive che l’efficacia del vaccino sui più giovani è stata notevolmente inferiore alle aspettative create dai riscontri della sperimentazione.
La scarsa protezione
A distanza di pochi mesi dalla seconda dose difatti la protezione data dal vaccino cala vertiginosamente soprattutto nei ragazzi e nei bambini, tanto da diventare inefficiente per la metà dei vaccinati per quanto riguarda la malattia grave e per meno di un terzo per i contagi (sempre secondo l’Istituto Superiore della Sanità). La variabilità del virus e la velocità della sperimentazione del vaccino, unite ad una campagna vaccinale verso i più giovani partita con ritardo rispetto al resto della popolazione, hanno quindi portato ad un’efficenza inferiore rispetto a quanto auspicato. CONTINUA A LEGGERE…
Le prospettive future
La prospettiva futura è però ottimista e per il 2023 è prevista la sperimentazione di nuovi vaccini multivalenti e mucosali, che potranno essere a tutti gli effetti la svolta per fare crollare vertiginosamente le infezioni, soprattutto nei confronti delle fasce più giovani che con la loro socialità tendono ad essere le più esposte a nuovi contagi. Il tempo in questo frangente gioca finalmente a favore della ricerca e della scienza, in quanto i contagi dovuti alla nuova variante del virus, seppur aumentati in maniera notevole rispetto alle precedenti ondate, non portano nella maggior parte dei casi a complicazioni gravi della malattia.
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