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Vaccino anti-infarto, al via le sperimentazioni: ecco come funzionerà

Si chiama Inclisiran, il nuovo vaccino mRna che va iniettato due volte l'anno per prevenire gli attacchi di cuore

Vaccino anti-infarto, al via le sperimentazioni: ecco come funzionerà
Foto Pixabay

E’ iniziata da pochi giorni la sperimentazione di un nuovo farmaco che potrebbe prevenire l’infarto: i dettagli

Da un punto di vista strettamente medico, con il termine infarto si intende la necrosi (o la morte) di un tessuto o di un organo a causa di uno scarso apporto di sangue. L’infarto del miocardio, una delle forme più conosciute, è la necrosi del tessuto cardiaco causato dall’ostruzione totale o parziale di un’arteria coronarica che, per tale ragione, non riesce a pompare sangue in misura adeguata. La patologia, insieme alle altre malattie cardiovascolari, rappresenta la prima causa di morte nel nostro Paese. L’evento infartuale, spesso repentino e drammatico, purtroppo non è sempre reversibile.

L’ Inclisiran, il nuovo “vaccino anti infarto”, a Rna Messaggero

Scoprire che, anche in Italia, è partita la sperimentazione di un nuovo farmaco che per le sue caratteristiche è stato definito dal dottor Eugene Brauwnwal, luminare della cardiologia moderna, come vaccino anti infarto, è sicuramente una buona notizia. L’iter di sperimentazione, nel nostro Paese, coinvolge, oltre al centro cardiologico Monzino di Milano, altri cinque centri specialistici e prevede la somministrazione del nuovo preparato farmacologico ad una platea di soggetti selezionati. Il farmaco alla base del nuovo “vaccino anti infarto” è l’Inclisiran, un preparato medico che viene impiegato nella lotta al colesterolo. Si tratta di un medicinale in grado di prendere di mira la sequenza genetica di alcune cellule epatiche che, grazie al meccanismo di silenziamento genico favorito dal farmaco, non riescono più a riprodurre il messaggio di produzione del colesterolo stesso che viene interessato da un rapido decremento.

Cos’è il colesterolo cattivo (LCL-C)?

Secondo quanto ricordato dal professor Piergiuseppe Agostoni in una recente esternazione all’Agi, il colesterolo cattivo gioca un ruolo di primo piano nella progressione delle patologie cardiovascolari e aterosclerotiche. Nella maggior parte dei soggetti già colpiti da infarto, i valori di colesterolo LCL rimangono alti nonostante l’assunzione di statine ed altri farmaci specifici mentre l’Inclisiran sarebbe addirittura in grado di ridurne i valori del 50%. CONTINUA A LEGGERE…

Quali sono i vantaggi dell’Inclisiran e perché viene definito” vaccino anti infarto”?

Nonostante l’Inclisiran sfrutti, come i moderni vaccini contro il COVID, il principio del Rna Messaggero, agisce in modo del tutto specifico e differente. Non si tratta di un vaccino vero e proprio, ma piuttosto di un farmaco che va iniettato due volte l’anno sottocute (come l’eparina). Il farmaco, inoltre, pur agendo su un agente specifico è solitamente ben tollerato e non dà luogo ad effetti collaterali degni di nota. A differenza delle altre terapie per il colesterolo alto, inoltre, l’Inclirisan in considerazione della somministrazione unica due volte l’anno, eliminerebbe l’impegno quotidiano di assunzione del medicinale limitandone molti gli effetti indesiderati.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.

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