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Martedì 19 Novembre
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Vaccino contro il tumore al seno potrebbe essere la svolta per debellare questo terribile male: come funziona

Non si tratta di un classico vaccino preventivo, ma di una terapia farmacologica che potrebbe sconfiggere anche le forme tumorali più aggressive

Vaccino contro il tumore al seno potrebbe essere la svolta per debellare questo terribile male: come funziona
Sperimentato con successo un farmaco contro il tumore al seno (foto Pixabay)

Questa nuova scoperta potrebbe aprire una nuova frontiera nella lotta contro il cancro al seno

Come riportato su un nuovo articolo pubblicato sulla nota rivista scientifica, JAMA ONCOLOGY, alcuni ricercatori hanno testato con successo un vaccino sperimentale per contrastare il tumore al seno. La nuova terapia è frutto di una ricerca durata oltre vent’anni e che adesso è arrivata alla fase 2 per testarne l’efficacia sugli esseri umani.

Come agisce il tumore al seno

Oggi sappiamo che questo tipo di tumore particolarmente aggressivo colpisce soprattutto i dotti e i lobuli che fanno parte della struttura del seno. Questo tipo di neoplasia si distingue in due grandi tipologie, il carcinoma duttale invasivo e il carcinoma lobulare invasivo. Circa un terzo di questi tumori porta alla sovrapproduzione di una determinata proteina, il recettore 2 del fattore di crescita epideRmico umano, detto anche HER2. Si tratta di una forma più aggressiva rispetto alle altre forme di tumore e che ha una crescita piuttosto rapida e delle alte probabilità di recidiva.

Come funziona

Le recenti terapie monoclonali hanno avuto grande efficacia per bloccare l’attività di HER2 e sulle cellule tumorali. Questo vaccino è stato sperimentato con l’intento di istruire il sistema immunitario ad uccidere le cellule tumorali HER2 positive. Ecco perché non si tratta di un vaccino preventivo ma di una vera e propria terapia mirata che deve essere sperimentata sulle donne alle quali è stato diagnosticato il cancro al seno. CONTINUA A LEGGERE

I risultati degli studi precedenti

Lo studio di fase 1 venne effettuato su 66 pazienti affette da ambo i tipi di carcinoma mammario avanzato HER2 positivo. Sono state testati tre diversi livelli di dosaggio per valutare la sicurezza del vaccino. I primi risultati sembrano essere molto incoraggianti ed avrebbero dimostrato una certa sicurezza anche con il dosaggio più alto, inoltre gli effetti indesiderati sarebbero davvero minimi e tollerabili.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.

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