Vaiolo delle scimmie, Crisanti traccia la strada: "Quarantena e vaccino per i contatti stretti"

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Vaiolo delle scimmie, i casi sono in aumento

I casi di vaiolo delle scimmie sono in aumento in tutto il mondo: al 26 maggio, come fa sapere l'Organizzazione Mondiale della Sanità, i casi confermati erano 257, 120 quelli sospetti. Finora non sono stati rilevati decessi. Secondo l'Oms, “la situazione si sta evolvendo rapidamente e l'Oms prevede che i casi identificati aumenteranno man mano che la sorverglianza si espanderà".

L'Oms non consiglia misure anti contagio per i contatti stretti

La stessa Oms, come riporta Virgilio.it, finora non ha consigliato delle misure anti contagio, precisando che i contatti stretti devono solo essere monitorati per 21 giorni, il periodo massimo di incubazione del virus, senza particolari restrizioni. Secondo qualche esperto, però, i consigli dell'Oms sono poco prudenti: tra questi c'è Andrea Crisanti, ricercatore e ordinario di Microbiologia dell'Università di Padova.

Crisanti: “Io farei la quarantena dei contatti e poi la vaccinazione"

Andrea Crisanti, ai microfoni dell'Adnkronos, ha spiegato che opterebbe per la quarantena dei contatti stretti e soprattutto per la vaccinazione ad anello, che prevede la profilassi partendo dalle categorie più esposte al vaiolo delle scimmie. “Alla luce di tutto quello che abbiamo subito con il Sars-CoV-2, a mio avviso un piccolo eccesso di prudenza non guasta. Io farei la quarantena dei contatti. Si tratterebbe di una decina o di 14 giorni. E poi la vaccinazione. Sicuramente i contatti dei casi li vaccinerei tutti. Non è necessario in questa fase vaccinare personale sanitario e di laboratorio", ha dichiarato all'Adnkronos.

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