Vaiolo delle scimmie, trasmissione anche per via aerea?
Durante la pandemia da Coronavirus abbiamo imparato a conoscere le microscopiche goccioline di saliva che si diffondono nell’aria sotto forma di aerosol e che possono essere portatrici di virus. Queste goccioline, in alcune rare circostanze, potrebbero essere in grado di contribuire anche alla diffusione del vaiolo delle scimmie: è per questo motivo che il CDC statunitense ha aggiornato le linee guida per chi desidera proteggersi da questo virus.
La raccomandazione del CDC
Il Centers for Disease Control and Prevention, organismo di controllo sulla sanità pubblica statunitense, ha aggiornato le linee guida per i viaggiatori che desiderano proteggersi dal vaiolo delle scimmie. La raccomandazione, come riporta Repubblica.it, è quella di indossare una mascherina: “Può aiutare a proteggerti da molte malattie, incluso il vaiolo delle scimmie”, si legge.
Il dietrofront del CDC
Subito dopo, però, il CDC ha cancellato quella raccomandazione: come spiegato da un funzionario dell’OMS, infatti, sulla trasmissione via aerosol resta ancora molto da chiarire. Come spiegato dallo stesso CDC, la raccomandazione è stata cancellata perché stava provocando confusione. Secondo molti esperti, ma anche secondo l’OMS, non ci sono dati certi su quanto la trasmissione via aerosol possa contribuire alla diffusione del vaiolo delle scimmie.
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Non si può escludere la trasmissione per via aerea
Generalmente il vaiolo delle scimmie si trasmette per contatto diretto con pazienti o animali infetti. In alcune circostanze, però, la trasmissione per via aerea si è dimostrata l’unica spiegazione plausibile delle infezioni contratte. Il vaiolo delle scimmie si comporta, a quanto pare, in modo molto simile al vaiolo: proprio in una revisione del 2012 sulla trasmissione del vaiolo, il dottor Donald Milton dell’Università del Maryland ha descritto diverse situazioni in cui la trasmissione era avvenuta per via aerea.
Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.
