Variante Delta e riapertura scuole, Sileri: "Non so se vinceremo questa sfida"
Ecco uno stralcio dell'intervista rilasciata dal Sottosegretario, Pierpaolo Sileri
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Sileri: “Ci aspetta un aumento di casi": ecco le parole allarmanti del sottosegretario alla Salute
In un'intervista rilasciata ai microfoni di R101, il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, non fa mistero della preoccupazione per la variante Delta. La rapida diffusione tra i giovani potrebbe mettere a rischio la riapertura delle scuole a settembre. La variante Delta desta non poche preoccupazioni al sottosegretario alla Salute che, ai microfoni di R101, ha confermato la possibilità di un aumento nelle prossime settimane dei contagi da Covid-19, al pari del Regno Unito. Magari non si raggiungeranno i 40.000 ammalati, ma anche se fossero 25.000 sarebbe comunque un problema. Da leggere anche Variante Delta, focolaio a Treviso: 30 positivi alla nuova variante
Chi colpisce la variante Delta secondo Sileri
La variante Delta, ha spiegato Sileri, trova terreno fertile tra i non vaccinati, tra chi ha solo la prima dose e in misura minima tra chi ha completato l'intero ciclo. Le terapie intensive vengono occupate in prevalenza da anziani e da soggetti fragili. Tra i più giovani si manifesta come un semplice raffreddore o in maniera asintomatica. Tuttavia, non sono scarsi i casi in cui ragazzi, poco più che ventenni, perdono la vita a causa del Covid o per aver rifiutato il vaccino. Per questo motivo, secondo Sileri, è importante portare avanti la campagna promossa dal Generale Figliuolo.
Aperture scuole a settembre: la grande sfida del governo
Il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, ha affrontato anche l'argomento scuola. In merito alle riaperture a settembre c'è indecisione. Si parla di una sfida che non è detto si riesca a vincere. In effetti, la ripartenza in presenza dipende dall'andamento dei contagi nei prossimi mesi, dal numero del personale scolastico vaccinato (mancano all'appello ancora 240 mila tra insegnanti e collaboratori) e dalle famiglie di ragazzi in età compresa tra i 12 e i 17 anni disposte a far vaccinare i propri figli. CONTINUA A LEGGERE…
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Come si manifesta la variante
Sempre sulla variante Delta, Sileri ha aggiunto che per questa estate è previsto un aumento dei casi al pari del Regno Unito. Identificata per la prima volta in India, la mutazione del Sars-CoV-2 è responsabile del 90% di nuovi contagi in tutta Europa secondo recenti dati rilasciati dall'OMS. In aumento nel nostro Paese, l'infezione si manifesta in maniera differente rispetto ai precedenti contagi. Pare che sia simile ai sintomi di un comune raffreddore ma più acuto. Chi ha contratto il virus nella variante Delta infatti ha accusato mal di testa, naso che cola, tosse e soprattutto starnuti a cui si associano perdita del gusto e gola infiammata. Gli esperti però rassicurano confermando che la durata dei sintomi è più breve nelle persone già vaccinate che in quelle con una sola dose o che non hanno ancora ricevuto il siero sperimentale.
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