Variante Eris, casi in forte aumento: come riconoscere i sintomi nei bambini e come curarli

Non è consigliabile l'uso di antibiotici, anche se in caso di complicanze possono risultare utili ma solo su prescrizione del medico

Variante Eris, ecco come curarla
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La nuova variante sta colpendo in maniera particolare i bambini: ecco cosa fare per prevenire i contagi

Nelle ultime settimane i contagi legati alla variante Eris del Covid sono aumentati in maniera preoccupante, passando da 5.899 a 30.777, mentre i ricoveri sono saliti da 697 a 2.378. Anche i decessi hanno fatto registrare una escalation passando da 44 a 99. Si tratta di dati che evidenziano in maniera eloquente come vi sia in atto una recrudescenza dei contagi e di come il virus abbia rialzato la testa con la fine dell'estate.

Pochi ricoverati in terapia intensiva

Sebbene il ministro della Salute abbia tranquillizzato tutti facendo capire che non vi è in atto una emergenza, è sempre opportuno prendere le opportune precauzioni per evitare che questi numeri possano aumentare in maniera esponenziale soprattutto quando le temperature si abbasseranno. Il dato confortante, come ha confermato lo stesso ministro della Salute, è che il numero dei ricoverati in terapia intensiva è molto esiguo e non desta alcuna preoccupazione non costituendo un problema per le strutture ospedaliere.

La vaccinazione come prevenzione fondamentale

Secondo gli esperti, per proteggere i più piccoli dall'influenza stagionale, occorrerebbe procedere alla vaccinazione che funzionerebbe solo se la copertura è abbastanza ampia. La vaccinazione, secondo il parere degli esperti, proteggerebbe dai casi più gravi (come nel caso dello streptococco). La prevenzione, sempre secondo la tesi degli esperti, dovrebbe iniziare dai 6 mesi ai 7 anni. I sintomi dell'influenza stagionale sono tosse, raffreddore, febbre o problemi gastrointestinali. CONTINUA A LEGGERE…


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Come curare a casa

Di solito queste forme influenzali hanno una durata che non supera i 7 giorni, anche se nei casi più gravi può superare i 10 giorni. La terapia è sostanzialmente sintomatica e si può fare anche a casa. Non è consigliabile l'uso di antibiotici, anche se in caso di complicanze possono risultare utili ma solo su prescrizione del medico. Prima di tornare a svolgere le normali attività scolastiche, è importante che il bambino non abbia alcun sintomo per evitare di contagiare gli altri bambini.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.