Il virologo Fabrizio Pregliasco spiega come fare per capire se siamo stati contagiati dalla variante Eris
La variante Eris del Covid si sta diffondendo sempre di più nel nostro Paese: la mutazione EG.5.1, che avrebbe le caratteristiche per diventare dominante in ogni angolo del globo, è di fatto “l’erede di Omicron” e “promette” di colpire milioni di persone in tutta la stagione autunnal-invernale. I suoi sintomi sono molto simili a quelli della già citata antenata e della classica influenza, dunque è assai difficile distinguere il Covid dai consueti virus stagionali. Esiste un solo modo per farlo, come spiegato dal virologo Fabrizio Pregliasco a Today.it.
La variante Eris secondo Pregliasco
“Il virus è endemico – ha detto Pregliasco – significa che rimarrà con noi ancora per un pò e continuerà ad avere un andamento a onde. Ci aspettiamo una salita dei contagi, ora siamo ancora in una fase iniziale. Tuttavia, confidiamo che non ci sarà la stessa proporzionalità nel numero di ricoveri e decessi. È impossibile riconoscerla, presto si sovrapporrà all’influenza e agli altri 262 virus respiratori che causano sintomi simili da un punto di vista clinico“. E come si può fare, dunque, per capire se si ha a che fare con il Covid o meno?
Come riconoscerli
A proposito dei sintomi e della possibilità di riconoscere la variante Eris, Fabrizio Pregliasco ha spiegato che è impossibile riuscirci in quanto presto questa variante si sovrapporrà all’influenza e ad altri 262 virus respiratori che provocano dei sintomi piuttosto simili dal punto di vista clinico. Per il noto virologo, dunque, “è impossibile distinguerli, l’unico modo è fare il tampone“.
I sintomi della variante Eris
I sintomi tipici della variante Eris sono generalmente febbre, mal di gola, naso che cola, dolore muscolare e mal di testa e riguardano le vie respiratorie superiori.
Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.